Conclusa dall’intervento del sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Stefania Craxi, che ha sottolineato «l’importanza strategica per il Governo italiano dei programmi di cooperazione e di parternariato con i Paesi del Mediterraneo», la “Giornata della Tunisia” alla Fiera del Levante di Bari.
L’Assessore regionale al Mediterraneo, Silvia Godelli, che ha coordinato i lavori della giornata, ha messo in luce la «fortissima attività messa in atto dalla Regione (nel cui padiglione si sono svolti i lavori) rispetto alle politiche di cooperazione nel quadro delle politiche complessive del sistema paese. Sono stati, infatti, aperti “cantieri” in grado di predisporre i progetti di cooperazione territoriale, nell’ambito dello sviluppo territoriale dell’area mediterranea».
Il presidente della Fiera del Levante, Cosimo Lacirignola, ha rivolto un caloroso benvenuto ai molti imprenditori, persone d’affari e delle istituzioni tunisine: «Avere come ospite d’onore la Tunisia,- ha detto - insieme alla Francia, per quest’edizione della Fiera, significa affermare il nostro futuro, che è collocato nella promozione degli scambi e della cultura».
Dal canto suo, il presidente della Provincia di Bari, Vicnenzo Divella ha evocato gli accordi già conclusi da qualche tempo, che riguardano i settori dell’agricoltura, del turismo, la collaborazione economica e i progetti comuni per lo sviluppo dell’area mediterranea.
È stato Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, a delineare il contesto all’interno dei quali si situa il senso del rapporto da consolidare con la Tunisia e che riguardano l’intera area del Magreb: «La questione del Mediterraneo, assediato dal fondamentalismo, dalle guerre e dai conflitti, dal problema dell’immigrazione, può essere affrontata – ha detto – all’interno della strada del dialogo e della cooperazione». Da questo punto di vista, Vendola ha richiamato la data del 2010, quando l’Europa diverrà area di libero scambio: «Dipenderà da noi – ha ricordato – far vivere la mobilità delle merci e delle persone». In vista di quest’appuntamento, per il presidente della Regione, saranno decisivi «le autostrade del mare ed i programmi dell’Unione europea sul Mediterraneo, in particolare quelli relativi al disinquinamento ed alle energie pulite».
Dopo Claudio Polignano, della task-force “Cooperazione Territoriale Europea – Settore Mediterraneo”, che ha le caratteristiche del programma ENPI, approvato il 14 agosto scorso dalla Commissione europea (10 miliardi di euro per i programmi regionali, un miliardo di euro per quelli di cooperazione, con bandi che saranno pubblicati all’inizio del 2009), è intervenuta Saida Chtiouoi, segretario di Stato agli Affari Esteri della Repubblica tunisina, che ha aperto gli interventi dei rappresentanti dei ministeri dell’Industria e dell’Energia, del Turismo e del Commercio tunisini.
Il segretario Chtiouoi ha ribadito la necessità di «consolidare la cooperazione tra i due paesi e di elevarla ad un livello di parternariato solido, ricco e duraturo, creando joint-venture tra i due sistemi economici» ed ha fornito le cifre della presenza italiana in Tunisia: 700 imprese italiane insediate nel paese (su un totale di 2.800 imprese straniere, delle quali 2.500 europee), che hanno concorso a creare 55mila posti di lavoro. Poi ha concluso citando un recente documento della Banca Mondiale: la Tunisia occupa stabilmente il 73° posto nel mondo come paese che ha avviato le riforme per rendere migliore il “clima d’affari”.
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