Il consigliere regionale e coordinatore della Consulta agricola regionale AN-PDL, Nino Marmo, ha presentato un’interrogazione urgente al presidente Vendola ed all’assessore all’Agricoltura Russo nella quale denuncia che “ciclicamente (con cicli piuttosto brevi di 3-4 anni), si verifica in Puglia, nelle zone del Nord Barese e del Foggiano, la crisi del prezzo dell’uva da vino, determinata dalla presenza di soggetti – compratori e trasformatori – che agiscono quasi in regime di oligopolio, giocando al ribasso”. Nel testo si precisa inoltre che “in passato in queste zone sono stati rilevati impianti di vigneti irregolari e sono coltivati vigneti che producono quantitativi elevati di uva da vino per ettaro (con riflessi evidentemente negativi sul mercato) di scarsissima qualità, nonostante provengano da zone classificate per la produzione di vini Doc”.
Marmo chiede pertanto al Governo regionale “di conoscere: a che punto è l’applicazione dell’art. 44 della legge regionale n. 1 del 7 gennaio 2004 e seguenti modifiche, che sanziona i vigneti irregolarmente impiantati e che impone di estirpare i vigneti irregolari impiantati dopo il 31 agosto 1998; se è stato aggiornato il catasto viticolo per la parte relativa alla Regione Puglia, anche per eliminare dal catasto i vigneti per uve da tavola; se non si ritenga necessario intervenire presso il ministero delle Politiche agricole al fine di richiedere una verifica delle giacenze anche attraverso le ‘dichiarazioni di giacenza vini’ che i commercianti di vino sono tenuti a presentare entro la fine del mese di agosto; e che, ai sensi del comma 2 dell’articolo 111 del Regolamento CE n. 479/2008, lo Stato membro può imporre ai commercianti stessi di dichiarare i quantitativi dell’ultima vendemmia immessi in commercio.” (
leggi comunicato)