Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto
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25/09/2008. CANNE DELLA BATTAGLIA - TERME DI SAN MERCURIO: MANCA LA VIGILANZA, SCAVI SCOPERTI E SUBITO RICOPERTI. NON CI SONO FONDI PER SORVEGLIARE I MOSAICI!.
Il presidente del Comitato: «Situazione assurda». Il sito archeologico nel territorio di Barletta è anche senza luce. Le lampadine sono state installate, ma non funzionano
Scoperti dopo quasi 1900 anni e subito ricoperti per mancanza di vigilanza. I mosaici delle vasca, ma anche alcune fondazioni e tubazioni di una domus (ovvero una villa) di epoca imperiale individuata a Canne della Battaglia, la cittadina vicino Barletta divenuta famosa per lo scontro tra romani e cartaginesi risalente al 216 avanti Cristo, non sono già più visibili, sebbene la loro individuazione risalga appena agli inizi di agosto. La campagna di scavi, realizzata con fondi Por, l’unica dopo quella del 2002 con cui furono individuate le terme di San Mercurio, rischia di diventare inutile solo perché nessuno ha previsto fondi per pagare i vigilanti. Né i responsabili degli scavi (che hanno naturalmente cercato di condurre scavi il più a lungo possibile) né il Comune (proprietario di alcune particelle catastali su cui insistono i reperti). Nessuna sorpresa in realtà per il Comitato Italiani Pro Canne della Battaglia, che da anni si occupa di valorizzare non solo il sito in cui si svolse l’evento bellico ma anche tutto ciò che in quella zona rimane, testimonianza di una stratificazione plurisecolare di popoli, a partire dalle terme la cui realizzazione risale a un periodo successivo allo stesso scontro bellico.