01/10/2008. BARI - TURISMO: MONUMENTI CHIUSI PER COLPA DELLA PENNICHELLA....
Bari città aperta, per pochi e per poche ore. Bari città d’arte e di turismo? Sì, con le chiese più note che però fanno orario d’ufficio e sbarrano i cancelli dalla 13 alle 16, ogni giorno.
La basilica di San Nicola, la cattedrale, il museo diocesano. Visitare questi siti non è cosa alla contr’ora, quando la metropoli capoluogo di regione si dedica alla pennichella. I croceristi si arrangino. Visite guidate ma solo dall’esterno, tra meraviglia e stupore, per l’unicità di tali monumenti e per la singolarità, rara in Italia, degli orari.
La prima polemica s’è consumata in primavera. I colossi del mare sbarcavano tedeschi, inglesi, spagnoli e americani a iosa. Ma poi a conti fatti non si sapeva bene cosa farne. A parte la solita corsa tra i vicoli della città vecchia, tra le botteghe artigiane e di cianfrusaglie in attesa di improbabili incassi. Si deviarono le accuse a colpire i commercianti: «Sono loro che non vogliono aprire i negozi nel pomeriggio», confondendo shopping con arte, cultura e turismo. Però qualcosa accadde. C’erano «le città aperte», seicentomila euro piovuti dalla Regione per aprire appunto chiese, monumenti, siti d’arte fino a tarda ora e nelle ore del pomeriggio. Da maggio al 21 settembre scorso. Il commissario dell’Apt di Bari, Franco Chiarello, riuscì a coinvolgere la Camera di commercio con «contributi non irrilevanti». «Ma non ci furono altri segnali. E lo sottolineo con amarezza», spiega oggi, riaprendo, con un appello almeno, il tavolo di concertazione. «Io sono pronto».
ROBERTO CALPISTA La Gazzetta on the web http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.asp?IDNotizia=212126&IDCategoria=1
|