Scavi retrostanti la Cattedrale: è «sollevazione» generale. A chiedere un intervento urgente e risolutivo sono, utilizzando diverse forme espressive, il vicario episcopale don Pino Paolillo, il consigliere comunale Gennaro Calabrese e Michela Tedone titolare del bar «Caffè con vista». A questo «coro di proteste», però, l’assessore alle manutenzioni, Gabriele Surgo, fa sapere che: «siamo in attesa di votare il bilancio. Prima non possiamo fare nulla».
Ecco le varie posizioni.
Don Pino Paolillo: «Per la Cattedrale la presenza di questa situazione è divenuta insostenibile sotto vari punti di vista. Innanzitutto faccio presente che le fondamenta continuano ad imbarcare acqua e sono visibili le macchie di umidità. Sarebbe opportuno che gli scavi fossero allontanati dalle mura della Cattedrale e che si ridimensioni l’ampiezza dello scavo stesso. Non mi sembra che sia di una importanza tale da giustificarne una tale dimensione. Mi auguro che si intervenga al più presto».
Gennaro Calabrese, lo scorso dicembre, aveva depositato una interrogazione al sindaco Nicola Maffei.
«È una situazione da sanare al più presto. Registro che mi avevano risposto dopo venti giorni e che la risposta affermava che nei successivi quindici giorni il progetto preliminare sarebbe stato portato in Giunta. Ad oggi nulla è cambiato e la situazione peggiora. Capisco il vincolo del bilancio ma non credo che non si possa intervenire almeno per mettere in sicurezza i luoghi. I bimbi che affollano la piazza rischiano e ritengo che sia un vero cazzotto nell’occhio che imbruttisce l’intero patrimonio culturale» afferma Calabrese.
Michela Tedone è un «fiume in piena». «Una vasca ed una pattumiera a cielo aperto. Non è giusto per la bellezza dei luoghi e soprattutto per l’incolumità dei bimbi. Quando osservo i turisti che commentano le varie cartacce e lo stato di incuria dei luoghi mi vergogno. Mi auguro che prima dell’estate le cose cambino. Altrimenti gli sforzi di noi operatori e quelli fatti dal Comune nel resto del centro storico vengono assolutamente penalizzati».
Per tutte queste lamentele l’assessore Gabriele Surgo precisa: «Purtroppo per vincoli di bilancio, non essendo stato approvato, non ci troviamo nelle condizioni di poter iniziare i lavori. In ogni caso il progetto preliminare è pronto e non appena ci sarà la disponibilità finanziaria inizieremo a lavorare. Concordo in merito alla pericolosità e provvederemo al più presto a recintare l’area nella maniera più opportuna».
GIUSEPPE DIMICCOLI
La Gazzetta del Nord Barese Domenica 8 marzo 2009
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