Giochi in piazza, messa e un convegno per sottolineare la sinergia con l'economia locale

«Cinquant'anni accanto alla città»

Città in festa oggi per i cinquanta anni di costituzione della Banca di Credito Cooperativo di Spinazzola. A partire dalle dieci di questa mattina le vie cittadine saranno animate dal complesso bandistico «Città di Spinazzola». Per i piccoli in piazza Cesare Battisti apertura di un parco giochi che resterà in funzione sino alle 21.30. Santa Messa alle 12 presso la Chiesa del Purgatorio. Nel pomeriggio alle 17.30 nel cineteatro Buccomino convegno; «Cooperazione una risposta etica al mercato». Interverranno l'avv. Alessandro Azzi presidente Federcasse-Roma, l'avv. Augusto Dell'Erba presidente Iccrea Banca, don Luigi Renna direttore del Seminario di Andria. Alle venti in piazza Cesare Battisti degustazione di prodotti tipici locali e il Concerto Bandistico «Città di Spinazzola». L'avv. Lazzaro Di Trani presidente della Banca di Credito Cooperativo di Spinazzola: «è un momento importante. Cinquanta anni rappresentano una grande eredità. Una fiducia messa a servizio della collettività finalizzata alla sua crescita, al suo sviluppo e al suo sostegno. La nostra è Bcc basata sul principio di mutualità, sul reciproco rispetto, dell'essere insieme volano della economia locale. Se la Bcc di Spinazzola oggi è questa realtà lo si deve ai miei predecessori, a tutti gli amministratori che si sono susseguiti, al lavoro encomiabile della direzione e di ogni singolo impiegato. Una Banca che oggi si confronta con un mercato complesso rispetto, che richiede professionalità che noi vantiamo di avere, certi di essere pronti a rispondere alle esigenze dei nostri soci e clienti». La Banca di Credito Cooperativo di Spinazzola fu costituita il 24 maggio del 1955 soci fondatori 91. Il primo capitale sociale 1.148.000 di lire, valore nominale di ogni azione mille lire, pari oggi a 0,52 centesimi di euro. Nel scorso di questi anni la Banca di Spinazzola ha aperto tre nuove filiali. Nel 1992 Minervino Murge, 1994 Poggiorsini, 2.000 Venosa (Pz). I dati di crescita, capitale sociale e riserve al 30 giugno 2005 10,2 milioni di euro. Valore nominale di ogni quota 154,93 euro. I soci sono cresciuti a 701 i dipendenti a 23. La raccolta diretta ammonta a 56,3 milioni di euro, quella indiretta a 36,4 milioni di euro, gli impieghi sono pari a 35 milioni di euro. Alle cifre eloquenti un inciso sul ruolo del patrimonio umano. Primo presidente dell'allora Cassa Rurale e Artigiana nel 1955, Felice Rosato. A dare definitivo impulso, la decisone dell'Ersap della Puglia che nel 1958 promosse fra gli assegnatari dei lotti distribuiti in seguito alla riforma agraria del 1955 una sottoscrizione di azioni della Banca che in poco tempo portò al raddoppio del numero dei soci. Nel 1959 fu eletto presidente il signor Francesco Fierro dipendente dell'Ente di Sviluppo. Poi dal 1961 al 1980 il signor Sebastiano Stornelli. Primo dipendente assunto dalla Cassa Rurale ed Artigiana, l'attuale direttore, Giovanni Salerno, all'epoca studente, entrato in Banca con la qualifica di commesso ad ore. Tutto cambia nel 1979 allorquando per volontà politica, l'Ente di Sviluppo cessò di dare il proprio sostegno alla Cassa Rurale e Artigiana che a partire da tale anno dovette gestirsi autonomamente. L'impulso allo sviluppo e alla operosità ed al consolidamento patrimoniale degli ultimi 24 anni si devono al presidente Giuseppe Di Vietri nel suo lungo dal 1980 al 2004. A succede alla guidata dell'azienda, il giovane dinamico professionista Lazzaro DI Trani, che in questo primo periodo di attività ha consolidato il rapporto con il territorio, prestando particolare attenzione alla acquisizione dei nuovi soci nella convinzione: «Fare Bcc significa coltivare la democrazia e la partecipazione».

Cosimo Forina
23/10/2005



Clicca qui per visionare l'articolo pubblicato dalla Gazzetta del Nord Barese domenica 23 ottobre 2005