E’ stata inaugurata ieri a Palazzo Sinesi la mostra “Le tante cose del quotidiano. Spazio domestico nelle case di Canusium”, curata da Marisa Corrente, direttore archeologa della Soprintendenza dei Beni archeologici della Puglia, in collaborazione con la Fondazione Archeologica Canosina. Alla cerimonia d’inaugurazione dell’allestimento, che rientra nel cartellone delle manifestazioni della Settimana della Cultura e sarà esposto fino al 12 dicembre 2009 a Palazzo Sinesi, sono intervenuti Marisa Corrente, Nicola Casamassima, assessore alle Attività culturali, Michele Marcovecchio, assessore al Turismo e Archeologia, Sabino Silvestri, presidente della Fondazione Archeologica Canosina.
“Sono in mostra – spiega Marisa Corrente - materiali provenienti da diverse Dromos della Canusium romana, relativa alle prime fasi della città municipale: dal I secolo avanti Cristo al II secolo dopo Cristo. Le case di Canosa, costruite secondo le mode romane, si conservano in parte in siti privilegiati come l’area di Giove Toro e il quartiere vicino alla Cattedrale San Sabino. I materiali recuperati sono di particolare pregio soprattutto per quanto riguarda la conoscenza dei gusti della committenza costituita in gran parte da principali notabili del Municipio di Canosa e dai liberti arricchiti”.
La prima bacheca espone vari suppellettili domestici. Un bel mucchio di ceramiche destinate alla cucina e alla mensa con grandi bacini, brocche, pentole, casseruole d’impasto riconoscibili per le tracce di annerimento da fuoco, e poi, ancora, coppe e piatti “in terra sigillata cioè dal colore rosso brillante, prodotta nelle botteghe del Centro Italia e destinate alla mensa”. Particolare è un bicchiere verde, in ceramica, con rivestimento piombifero e persino un imbuto. Tutti materiali di età Augustea.
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