“Il nostro obiettivo fondamentale è quello di far marciare insieme, di pari passo, sia il provvedimento di riforma del settore turistico sia le intese istituzionali con gli enti territoriali (comuni, province, camere di commercio) per studiare i singoli casi e dare così tranquillità e serenità a tutti i dipendenti (complessivamente 74) delle Apt pugliesi che dovranno essere trasferiti.
Dobbiamo cercare insomma la quadratura del cerchio per rispettare tutte le competenze professionali che in questi anni si sono formate nelle Aziende di promozione turistica, salvaguardandole e non certamente depotenziandondole.
Del resto è la stessa attivazione della rete degli Iat, i punti di informazione e di accoglienza al turista previsti dalla legge (al momento 125 sul territorio) che rimarca le necessità di tutelare le professionalità già esistenti”.
Lo ha affermato l’assessore competente Massimo Ostillio nel corso delle audizioni sul ddl svoltesi in quarta commissione consiliare con le istituzioni (Anci, Upi, Pro loco, Unioncamere e Apt) e con le organizzazione dei consumatori (Adoc e Movimento dei consumatori).
Il trasferimento ai comuni di appartenenza o agli enti territoriali dei dipendenti Apt è stata infatti una delle questioni più spinose affrontate nella seduta di commissione dedicata all’illustrazione del disegno di legge e sulla quale molti consiglieri (Palese, Damone, Nino Marmo e Ognissanti) avevano chiesto le audizioni.
“Una questione sulla quale c’è molta attenzione e molta premura – ha ricordato anche il presidente della quarta commissione Dario Stefàno - perché il patrimonio professionale del personale va recuperato e va messo a patrimonio. Noi abbiamo il compito di capire quanto il nuovo modello di governance proposto dal ddl trovi disponibili i dipendenti da una parte e i comuni dall’altra”.
“A questo proposito, credo – ha detto l’assessore Ostillio – sia opportuno rendere ancora più chiaro, nel ddl, il meccanismo di trasferimento delle risorse finanziare (5milioni e 300mila euro) oltre che del personale. Questo è uno dei problemi che, se già superato da un punto di vista normativo con la legge sul decentramento, va superato in sede applicativa, andando ad individuare il meccanismo più trasparente e certo possibile”.
Sembra comunque che grandi problemi con il personale al momento non ce ne siano.
“Certo non ci sono molti salti di gioia – hanno affermato entrambi i commissari dell’Apt di Bari e di Lecce – ma tutto sommato neanche chiusure nette.
La valutazione andrà fatta comunque caso per caso”.
Per il consigliere Nino Marmo, la scommessa di questo ddl è “tutelare insieme le persone e le loro capacità professionali” mentre per la consigliera Pina Marmo “occorre chiarire il meccanismo di trasferimento delle risorse finanziarie ai comuni”.
Apprezzamento infine del ddl da parte del comitato regionale delle Pro loco Puglia (“l’impianto è buono ma per la fase di transizione sarebbe preferibile che a far da ponte fossero le stesse Apt”), dell’Unioncamere (“per la prima volta, in questo disegno di legge, il sistema camerale a servizio del turismo ha una buona collocazione”) e da parte delle associazioni dei consumatori. (su.nap.)

Fonte:
REGIONE PUGLIA NOTIZIE
ANNO VII - Numero 1590 - 07/05/2009