Inaugurata sabato 16 maggio, presso il Castello di Barletta (alle ore 19.30 visite riservate ai giornalisti dei media specializzati), la mostra d’arte contemporanea Intramoenia Extra art. L’esposizione, aperta al pubblico fino al 30 agosto 2009, è un progetto di valorizzazione dei monumenti pugliesi con la direzione scientifica di Achille Bonito Oliva e a cura di Giusy Caroppo. Una rassegna che quest'anno è inserita in “Puglia Circuito del contemporaneo”, progetto regionale approvato attraverso uno specifico atto integrativo all’Accordo di Programma Quadro 'Sensi Contemporanei', sottoscritto dalla Regione Puglia (Assessorato al Mediterraneo) con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero dello Sviluppo Economico (Dipartimento per le Politiche di Sviluppo) e realizzato dal Comune di Barletta con il coordinamento della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia. Dopo Castel del Monte; la Daunia con Lucera; Monte Sant’Angelo e Manfredonia; il Salento con Acaya, Lecce e Muro Leccese, Intramoenia/Extra Art è approdato in terra di Bari con un tour in due tappe, iniziato al Castello Svevo di Bari.
Il Grand tour fa tappa nel Castello di Barletta con una grande esposizione dal titolo "On the ground, underground", con originali workshops all'aperto ed opere di: Georges Adeagbo - Aes+F Group - El Anatsui - Betty Bee - Loris Cecchini - Paolo Chiasera - Gino De Dominicis - Tullio De Gennaro - Duenuovi - Domingo Milella - Piero Mottola - Ernesto Neto - Alessandro Palmigiani - Zhang Peili - Luca Pignatelli - Annalisa Pintucci - Maria Pizzi - Zakaria Ramhani - Massimo Ruiu - Roberto Schiavi - Shozo Shimamoto - Adrian Tranquilli - Victoria Vesna. Lavori site specific inseriti nei suggestivi ed immensi sotterranei che, appena restaurati, si apriranno per la prima volta all’arte contemporanea in una sorprendente immersione tra storia e contemporaneità.
>>> Nelle foto: in alto la stampa intervista Achille Bonito Oliva, in basso l'allestimento di un artista giapponese accanto al busto di Federico II La scheda tecnica