31/10/2005. UNA RECENSIONE SU PADRE AGOSTINO GEMELLI.
Agostino Picicco ha scritto una biografia semplice, divulgativa ma molto utile per rinverdire la memoria, i tratti, i compagni di viaggio, il contesto storico in cui operò il fondatore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
«Collocare Gemelli in una collana che dice essa stessa di essere divulgativa, in una collana rivolta anzitutto ai giovani era una sfida non facile. E’ apprezzabile che con uno stile semplice, e inevitabilmente incorrendo nelle difficoltà della sintesi, si sia scritto questo libro soprattutto per i più giovani. Credo che una cosa davvero importante, una risorsa preziosissima nella vita di una istituzione, una risorsa che molto spesso si appanna sia la memoria». Con queste parole il Rettore dell'Università Cattolica Lorenzo Ornaghi ha presentato il volume Padre Agostino Gemelli di Agostino Picicco, Edizioni Messaggero Padova per la collana “I Testimoni”. Un libro che illustra con semplicità e completezza la figura carismatica di padre Agostino Gemelli, ideatore e fondatore dell'Ateneo del Sacro Cuore di Milano, ma soprattutto una biografia che inserisce la vita del protagonista all'interno della realtà storica dell'Italia del secolo scorso, dando una visione prospettica degli avvenimenti dal punto di vista dell'Università Cattolica e del suo fondatore.
La presentazione del libro si è tenuta in Cattolica lo scorso 11 ottobre, nell'ambito dell'iniziativa Incontri con l'autore promossa dall'Associazione Necchi. Alla presenza del Rettore Lorenzo Ornaghi e del Vicario provinciale dei frati minori di Lombardia padre Paolo Ferrario, l'evento è stato introdotto dal prof. Alberto Giussani, presidente dell’Associazione Necchi [Nella foto sopra a sinistra del Rettore Lorenzo Ornaghi e dell'autore], e concluso dalla lettura di alcuni brani del testo da parte dell’attore Gerardo Placido. La biografia è suddivisa in tre parti, nella prima si ripercorre tutta la vita di padre Gemelli con un linguaggio semplice e accessibile, nella seconda invece vengono riproposti alcuni scritti del protagonista al fine di delineare i caratteri più personali della sua figura mentre, nella terza parte, è riportato una sorta di glossario con note che permettono di collocare, in una giusta dimensione storica e sociale, i fatti presentati nella narrazione.
Ma il volume non è solo la storia di Agostino Gemelli, è anche la storia di tutti coloro che hanno contribuito alla concretizzazione del progetto del fondatore dell'Università Cattolica, come ha sottolineato, il Rettore Ornaghi: «Nel libro è dedicata, giustamente, molta attenzione al rapporto con Ludovico Necchi e con Armida Barelli. Accanto a queste figure però ce ne sono molti altri, magari meno noti, i docenti e i tanti dipendenti legati da un rapporto di affetto, talvolta di timore, nei confronti di Gemelli».
«La figura di Padre Gemelli riconcilia con la storia culturale del nostro Paese - ha affermato lo stesso autore nel corso della presentazione -. La storia della cultura nei primi cinquant’anni del novecento, infatti, non può prescindere da Gemelli, dagli aspetti del suo multiforme ingegno e della sua storia personale vissuta tra due guerre caratterizzate da distruzioni morali e materiali, a cui seguì l’imporsi di nuovi sistemi sociali e istituzionali, e repentini mutamenti nei costumi di vita».
«Il rinnovamento nella storia italiana di quegli anni - ha continuato Picicco - vide padre Gemelli tra i primi costruttori, un “pioniere della società di domani”. Per questa ricostruzione si servì della forma più educativa e impegnativa: la cultura. E il servizio culturale alla società fu attuato con un mezzo efficace: una Università, anzi l’Università Cattolica del Sacro Cuore che nei decenni ha educato uomini che avrebbero poi ricoperto incarichi di responsabilità in ambito di governo e in ogni settore della vita pubblica, sociale e professionale».
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