La storia della banda musicale di Bisceglie, seppur a fatica e scarsamente sostenuta, continua a sopravvivere ed i “nomadi del pentagramma” suonano ancora nelle piazze. E’ stato ora eletto il nuovo direttivo dell’associazione culturale e musicale “I Fiati” che gestisce il Gran Complesso Bandistico “Città di Bisceglie”, formato dal prof. Michele Primo Prete, presidente; avv. Antonio Belsito, vice-presidente; dott. Giovanni Caprioli e dott. Antonello Soldani, consiglieri e rag. Giovanni Simone, segretario.
Il nuovo direttivo ha conferito l’incarico di amministratore delegato del complesso bandistico al sig. Benedetto Grillo, confermandolo capobanda artistico-amministrativo ed ha nuovamente affidato l’incarico di maestro direttore e concertatore al prof. Giovanni Minafra. “Con il nuovo direttivo e con l’energia del capobanda si punta a raggiungere grandi obiettivi, dai concerti lirici alla festa patronale di Bisceglie - dice il presidente in una nota - si ringraziano tutti i componenti del direttivo per la loro disponibilità e quanti vorranno intraprendere con noi questo percorso, nonchè la precedente amministrazione, nella persona di Antonio Prospero, per il lavoro svolto per lo sviluppo dell’associazio - ne”.
La banda musicale è tornata ad essere una “fucina” per i giovani musicisti biscegliesi, che però ha bisogno di essere sostenuta. Il “certificato di nascita” della banda musicale di Bisceglie risale al 1832 e nella graduatoria redatta dalla Prefettura di Bari in base all’anzianità delle istituzioni e del numero dei componenti era la settima sulle 26 esistenti nella provincia di Bari. Il 6 settembre 1837 fu stipulato un atto notarile per lezioni di strumento a fiato tra il maestro di cappella Gioacchino Pansini di Molfetta. Nel 1842 i bandisti erano 29 sotto la direzione di Biagio De Gaudio.
Dal 1853 al 1859 ad istruire la banda di Bisceglie di 33 elementi, che indossavano “l'uniforme di panno bleu, con collaretto e paramani color scarlatto, ornati di galloni d’argento e con lira ricamata in argento nella estremità delle falde”, vi fu il maestro napoletano Emmanuele Gotus, che percepiva un compenso di 13 ducati e mezzo al mese. Nel 1863 alla direzione del Corpo musicale, formato da 31 elementi, giunse il maestro Raffaele Annoscia di Bari. Tra le “bacchette” che hanno guidato la banda locale si ricordano i grandi maestri Biagio Abbate di Bitonto, Aldo Gigante di Molfetta e Raffaele Miglietta di Taranto.

LUCA DE CEGLIA

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