Recuperare l’area archeologica dell’Ipogeo Varrese e renderla fruibile attraverso la copertura del dromos di accesso e dell’area stessa con la ricostruzione di un piccolo tempio in tufo che sovrasterà il sito archeologico. Saranno, inoltre, realizzati pannelli illustrativi, trasparenti, in plexiglas, che daranno visibilità all’ipogeo dalla prospiciente via Lavello. Chi passerà, quindi, da via Lavello, non potrà fare a meno di vedere il dromos d’accesso alla tomba Varrese attraverso i pannelli trasparenti.
Tutto questo sarà possibile grazie alla sottoscrizione della convenzione tra il Comune di Canosa e la Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia (Fcrp), che si è svolta questa mattina in aula consiliare. La Fondazione si è così impegnata ad erogare al Comune 150mila euro che serviranno alla riqualificazione dell’Ipogeo Varrese (IV secolo avanti Cristo), sito su via Lavello a Canosa. Sono intervenuti il sindaco Francesco Ventola, il presidente e rappresentante legale della Fcrp, Antonio Castorani, il direttore generale della Fcrp, Giovanni Paparella. Erano presenti anche il direttore archeologa della Soprintendenza dei Beni archeologici della Puglia, Marisa Corrente, il presidente della Fondazione Archeologica Canosina, Sabino Silvestri, il vicesindaco Marisa Rosa, e gli assessori comunali Rosanna Todisco (Economia e Patrimonio), Michele Marcovecchio (Archeologia e Turismo) e Nicola Casamassima (Attività culturali).
>>>Nelle foto:
in alto, la firma della convenzione fra il Sindaco Ventola (neo primo presidente della Provincia) e il Prof. Castorani
in basso, lo schema del progetto