Va anche in TV su AMICA 9 la “carica dei trecento” sul Treno Storico dell’Archeologia e dell’Ambiente di domenica 28 giugno 2009, autentico successo di pubblico per il turismo su rotaia nella Sesta Provincia. L’emittente televisiva ha infatti dedicato un ampio e documentato reportage al viaggio sul convoglio d’epoca del folto gruppo di passeggeri, fra cui una ventina di diversabili dell’Aias, che hanno preso parte con grande entusiasmo all’iniziativa del Treno dell’Archeologia e dell’Ambiente dalla Valle dell’Ofanto all’Alta Murgia: una carovana festosa che ha percorso la storica tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola con tappe a Canne della Battaglia, Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola. L'iniziativa è stata promossa dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, in collaborazione con l’Agenzia Puglia Imperiale e i comuni coinvolti, con il supporto dei volontari dell’Avser (protezione civile) della Pro loco di Spinazzola, del Ser e degli operatori Emergenza Radio, nonché il Nucleo di vigilanza ittico-faunistica. Hanno pure preso parte all’iniziativa i volontari dell’Associazione Treni storici pugliesi di Taranto, che accudisce il convoglio d’epoca su incarico di Trenitalia. Sette carrozze e un locomotore sono partiti da Barletta, con il fischio di partenza d’eccezione del sindaco della città della Disfida Nicola Maffei. Prima tappa Canne della Battaglia, con la visita alla cittadella, alle Terme romane di San Mercurio e ai suggestivi reperti custoditi nel Museo Antiquarium. Subito dopo la littorina d’epoca ha toccato Canosa di Puglia e i suoi splendidi siti archeologici. Qui turisti e visitatori sono stati accolti dal sindaco della città e neo presidente della sesta Provincia, Francesco Ventola, che ha avuto parole di apprezzamento per l’iniziativa. Per il presidente Ventola: «Uno dei compiti della nuova provincia Barletta-Andria-Trani sarà quello di valorizzare la tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola, arteria nevralgica del territorio ed utilizzata quotidianamente da pendolari e studenti». Insomma un impegno a rilanciare la tratta ferroviaria anche attraverso iniziative come quella del turismo su rotaia, un ponte di collegamento tra i comuni di questo territorio. Dopo la tappa di Canosa, il treno dell’archeologia si è fermato a Spinazzola, dove è stato allestita una ricca degustazione sotto le pensiline della stazioncina ferroviaria, a cura della Pro loco. I turisti hanno potuto apprezzare la ricca gastronomia e i corposi vini locali. Il maltempo ha però obbligato i partecipanti a qualche cambiamento nel programma: i turisti hanno comunque visitato il centro storico, siti e monumenti. Ultima tappa il Balcone delle Puglie con visita al Faro votivo, dal quale i visitatori hanno potuto godere di un panorama mozzafiato che si estende dall’Ofanto fino ai comuni della Basilicata. «L'iniziativa può dirsi riuscita, ha detto il presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, Nino Vinella, è stato centrato l’obiettivo di rilanciare il turismo su rotaia e di valorizzare il turismo archeologico sostenibile nella Valle dell’Ofanto e nell’Alta Murgia, promuovendo un itinerario nella sesta provincia, dove il treno diventa protagonista della riscoperta del territorio, ma anche di storia, arte, cultura, bellezze monumentali e paesaggistiche».
Clicca qui per visionare il documentario di AMICA 9 TV:
• Parte 1'> http://www.youtube.com/watch?v=_Mc-XxKAws4
• Parte 2 http://www.youtube.com/watch?v=km0Wg5UNooE&feature=related
• Parte 3 http://www.youtube.com/watch?v=fIF88QAoMkc&feature=relatedIL PARERE DELLA GENTECon piacere, pubblichiamo una delle tantissime mail pervenute in sede, a dimostrazione del gradimento nel Pubblico dell’iniziativa del Treno Storico.
Questo "treno storico" è una magnifica iniziativa che valorizza il patrimonio paesaggistico e culturale della nostra terra di Puglia.
E' una iniziativa che non può essere trascurata e che va impiantata stabilmente come elemento di forte richiamo turistico.
Complimenti vivissimi per l'uso di questi treni storici, che costituiscono notevoli fattori di promozione di peculiarità ambientali non molto conosciute.
Trenitalia dovrebbe avvalersi più spesso della disinteressata attività di associazioni (come codesto Comitato) che certo contribuiscono a sradicare l'abitudine (ormai in tutti connaturata) di utilizzare l'automobile. L'ausilio impagabile di tantissimi volontari è un fattore di aggregazione che non costa niente a Trenitalia e che concorre ad evidenziare le prerogative del mezzo di trasporto pubblico 'treno', così contribuendo ad incrementare le entrate di Trenitalia.
Pertanto, a me pare evidente che Trenitalia non dovrebbe innalzare il costo del "treno storico" per dette associazioni.
Cordiali saluti.
Saverio Fiorentino