Le cavità interessate dal progetto di bonifica si trovano tutte nella zona di Castel del Monte: una volta recuperate, saranno messe a disposizione degli appassionati di speleologia e visitatori. Ben 100mila euro per rimuovere i rifiuti

L'assessorato all'Ambiente e Mobilità del Comune di Andria ha ottenuto (su progettazione predisposta dal dirigente comunale del settore ambiente, l’ingegnere Ruggiero Napolitano) un finanziamento regionale di 100.000 euro per asportare rifiuti di ogni genere accumulati negli anni in 3 grotte comprese nell'area di Castel del Monte. Finalmente, dunque, si pone mano a pulire zone che sono state insozzate da incivili che continuano a lasciare rifiuti dappertutto: nelle periferie della città, in campagna e, appunto, anche nelle splendide grotte della Murgia.

L'INTERVENTO - Riguarderà tre grotte e le zone circostanti che saranno dotate, alle imboccature, di reti e cancelli in modo da impedire la possibilità di introdurre in futuro ulteriori rifiuti. Non solo: sarà possibile, dopo la bonifica, poter visitare le aree da parte di escursionisti, ovviamente secondo le autorizzazioni rilasciate anche dall'Ufficio Parchi della Regione Puglia e dall' Ente Parco nazionale dell’Alta Murgia. Per favorire la conoscenza e l’individuazione di questi siti è stata poi prevista, nel progetto, anche l'installazione di pannelli informativi in legno agli ingressi e nel finanziamento regionale è stata inclusa anche la realizzazione di opuscoli informativi.

LA DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE - Su tale finanziamento-intervento, l’assessore comunale all’Ambiente, Leonardo Di Pilato, ha dichiarato: "Anche quest'ultimo progetto e il finanziamento ottenuto dimostrano, nei fatti, che all'interno del Parco dell'Alta Murgia, oltre al Castel del Monte, indubbio fulcro di attrazione turistica, abbiamo sempre pensato a valorizzare anche altre realtà che, nel loro piccolo, hanno una indubbia valenza turistica oltre che ambientale”.
Le grotte oggetto dell'intervento finanziario regionale sono inserite nello specifico catasto della Regione Puglia, nell'ambito della Rete Natura 2000.
“La prima delle tre cavità su cui abbiamo appuntato la nostra attenzione – ha spiegato l’assessore Di Pilato - è la grotta denominata "U'Vicc", cioè “il tacchino”,poco distante dal Bosco di Santo Spirito,che fu individuata dal Gruppo Speleologico Dauno nel 1987: è a quota 300 metri e si sviluppa internamente per circa 100 metri. Attualmente l'ingresso è parzialmente ostruito dalla presenza di vegetazione”.
La seconda è la "Grotta di Castel del Monte", chiusa negli anni ’80 con grossi blocchi calcarei e riaperta dal Centro Altamurano Ricerche Speleologiche, in collaborazione con l'Università di Bari, nel 1999. Si trova alle spalle del castello ad una quota di 520 metri. La terza è "l'Abisso di Montecaccia", individuata dal Gruppo Speleologico Ruvese nel 1991, nei pressi di Monte Caccia, che con i suoi 679 metri di altitudine rappresenta il punto più elevato della Murgia. La grotta si trova alla quota di 555 metri e presenta un dislivello al suo internodi ben 101 metri".

CONCLUSIONI -La conclusione dell’assessore comunale all’Ambiente, Leonardo Di Pilato: “Questo progetto in materia di valorizzazione turistica fa il paio con il progetto “Ecobus”, anch'esso integralmente finanziato dalla Regione Puglia, che ha visto il Comune di Andria capofila nel costruire una rete di trasporto pubblico turistico tra i comuni del Patto Territoriale, finalizzato a guidare il visitatore nella conoscenza dei luoghi di pregio del nostro comprensorio”.

MICHELE PALUMBO

La Gazzetta del Nord Barese sabato 29 agosto 2009 prima pagina


La Gazzetta del Nord Barese sabato 29 agosto 2009