“La via Egnazia itinerario di identità europea” è il volume scritto dall’archeologo Nino Lavermicocca ed edito da “Pagina”. Presentato da “Building Apulia”, la rassegna organizzata dal Consiglio regionale in collaborazione con la biblioteca multimediale “Teca del Mediterraneo”, è, come sostiene il suo autore: “Un messaggio ai nostri politici al fine di recuperare l’identità delle nostre radici e della nostra matrice multiculturale”.
L’incontro, moderato dal giornalista Alfonso Marrese nella sala “Matutinum” della biblioteca del consiglio, è stato animato dal professor Gaetano Dammacco dell’Università di Bari e da Davide Barletti, regista e documentarista. “La via Egnazia è la consolare che inizia laddove finisce l’Appia e che univa Roma a Costantinopoli, partendo da Brindisi – ha spiegato Dammacco – una via del passato che deve tornare a rappresentare il futuro. Un futuro che si chiama ‘corridoio VIII’ e che dobbiamo impegnarci a fare diventare una realtà”.
E la ricerca di questa “identità perduta”è stato uno dei temi principali che ha fatto da sfondo all’incontro: ”Non bisogna cadere nel malinteso che la via Egnazia sia in Oriente, è squisitamente europea – ha continuato il docente universitario – non dobbiamo dimenticare che l’Italia e ancora di più la Puglia, disegnano i confini orientali dell’Europa”.
All’appuntamento hanno partecipato studenti e insegnanti della scuola superiore “Marco Polo” di Bari e del liceo scientifico di Bitonto. (s.s)


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ANNO VII - Numero 2678 - 18/09/2009