Si inaugura oggi, sabato 10 ottobre, alle ore 19.30, con il simbolico taglio del nastro da parte del sindaco di Barletta Nicola Maffei, la trentesima edizione della Mostra-Mercato di Belle Arti «Premio Via Nazareth» - l’or mai nota manifestazione ideata a cura del giornalista Franco Lamonaca con l’organizzazione «Artepoesia», nell’ambito della promozione «Confartigianato», di cui è stato presente alla cerimonia il presidente Vincenzo Corvasce.
Fu nel 1980, quando il presidente dell’Associazione Artigiana ACAI: l’ebanista Oreste Andriolo, a latere della Mostra dell’Artigianato - che in quell’anno si trasferiva dal centralissimo edificio scolastico D’Azeglio al Palazzo del Real Monte di Pietà in fondo a Via Nazareth, nel centro storico - propose a Franco Lamonaca - che sapeva interessarsi d’arte - di pensare ed animare questa strada, collateralmente alla mostra Artigiana. E così nacque il «Premio Via Nazareth»; accolto favorevolmente dal compianto comm. Antonio Riccheo: presidente dell’allora Comitato Mostra Acai e dal segretario di quell’Associazione: Giovanni Corcella, scomparso di recente. L’iniziativa fu presto paragonata alla famosa «Via Margutta», così che la «Strada del Pesce» - com’è soprannominata Via Mazareth fu di conseguenza indicata come «il salotto buono» della città. Si deve infatti a questa mostra l’indizio d’una vera valorizzazione di tale strada del centro antico, apparsa persino «figurata» in un annullo postale del 1999, alla ventesima edizione.
L’edizione di questo «trentennale» ha visto esposta tra l’altro la statua in ferro di «Piripicchio» e ripresentata la proiezione in tema, del premiato «corto» del regista barlettano Daniele Cascella; mentre sarà opportunamente allietata dal Concerto bandistico «W l’Italia» e dal simpatico emulo di Charlot: Sabj Araldo.
Il maestro Antonio Cilli ha riproposto ulteriormente arricchita la sua personalissima esposizione dedicata in omaggio a Canne della Battaglia, con una serie di ormai venticinque opere su tela inedite che ritraggono scorci segreti ed aspetti inesplorati del sito archeologico della Valle d’Ofanto e della neonata Sesta Provincia di Barletta-Andria-Trani.

Fonte: La Gazzetta del NordBarese 10.10.2009