- Barletta, retata anti prostituzione: nove "lucciole" identificate ed allontanate
Allo scopo di contrastare il fenomeno della prostituzione su strada, che oltre a portare con sé degrado e delinquenza offre, anche in pieno giorno, uno spettacolo
poco decoroso per chi si trova a passare lungo alcune strade, i Carabinieri della Compagnia di Barletta, nella giornata di ieri, hanno dato luogo ad una "retata" sulle principali arterie del "sesso a pagamento".
Il servizio, a cui hanno preso parte 10 militari, è durato tutta la giornata e ha interessato la complanare della s.s. 16 e la s.p. 3 "Salinelle". In totale sono 9 le
prostitute accompagnate in caserma e sottoposte a fotosegnalamento ed identificazione tramite sistema "AFIS", che prevede il confronto della impronte
digitali con gli archivi di polizia. Grazie a questo sistema, anche se sprovviste di documenti, è stato possibile dare un'identità ad ognuna di loro. Per le 9
"lucciole", tutte di nazionalità rumena e di età compresa tra i 19 e i 23 anni, regolarmente residenti sul territorio nazionale, è stato richiesto alla Questura, il
foglio di via obbligatorio dal Comune di Barletta. 15 sono stati infine i clienti identificati.
09/10/2009 http://www.bat24ore.it/news/news.aspx?news-id=14992
- Barletta, sorpreso a rubare uva in contrada Casalonga
In manette un 53enne di Canosa e denunciata la guardia campestre. E' successo ieri pomeriggio verso le 14, quando il proprietario di un terreno agricolo adibito a coltivazione di viti, sito in Barletta, contrada "Casalonga", ha notato una persona intenta a tagliare grappoli d'uva dalle sue piante ed ha immediatamente telefonato al “112”. La pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Barletta, prontamente giunta sul posto, è riuscita a bloccare il ladro ed a trarlo in arresto per furto aggravato e danneggiamento. Si tratta del 53enne pregiudicato canosino Paolo Di Muro. Lo stesso è stato trovato in possesso di un grosso paio di cesoie, sottoposte a sequestro e di 5 casse di uva già
tagliata del peso complessivo di circa 150 chili, interamente recuperate e riconsegnate al legittimo proprietario. Il 53enne è stato associato presso la casa
circondariale di Trani. Dalle indagini esperite dai militari dell'Arma, inoltre, sembrerebbero emergere responsabilità anche a carico del guardiano campestre, che,
pertanto, è stato deferito a piede libero all'A.G. tranese per favoreggiamento.
10/10/2009 http://www.bat24ore.it/news/news.aspx?news-id=15002