Record di presenze per l'Eurobirdwatch 2009: la Salina è stata fra gli itinerari europei di prestigio ed ha celebrato il più importante evento internazionale dedicato al Birdwatching. Con il sostegno del Comune di Margherita di Savoia, la Lipu provinciale di Foggia e l'Atisale S.p.A. la Salina di Margherita di Savoia ha aperto nel weekend le porte della zona umida. L'Eurobirdwatch ha visto l'adesione in Europa di oltre 50 mila persone, provenienti da oltre 30 paesi europei, che hanno osservato due milioni e mezzo di uccelli in migrazione in oltre 2.800 eventi. La salina ha da diversi anni aperto le porte ai turisti e da due anni con la nascita del “Centro Visite”, nato nel cuore della Salina, presso il Cral, si è realizzato un vero e proprio percorso ludico per i temi ambientali. Margherita di Savoia è anche una delle più grandi Wetlands d’Italia, sottoposta a vincolo di tutela in virtù della Convenzione di Ramsar (1971) con la quale vengono identificate in tutto il mondo le Zone Umide d’Im - portanza Internazionale habitat di uccelli acquatici. La Zona Umida della città salinara annovera circa 63 specie di uccelli diverse fra stanziali e svernanti, e annualmente raggiunge una popolazione di circa 40.000 esemplari. L’avifau - na comprende in massima parte aironi, avocette, cavalieri d’Italia, svassi, spatole, cormorani e l’af - fascinante fenicottero rosa, specie stanziale, divenuto il simbolo stesso della città.
La presenza di tali uccelli da sempre ha attirato la curiosità e la ricerca scientifica dei naturalisti. Il più famoso di tutti rimane senza dubbio Federico II di Svevia. In questi stessi luoghi oggi è possibile effettuare visite guidate sia all’impianto industriale della salina, sia alla zona umida della salina, affiancandovi l’attività di birdwatching da svolgersi presso specifici punti d’osservazione. Il birdwatching nella Riserva Naturale e nella Salina è una grande occasione soprattutto per i più piccoli per scoprire l'affascinante storia della vita, che assume un tratto ancor più divino se avviene in un arcobaleno di fasci di luce rosa fra sacre montagne bianche che solo la nostra terra può regalare e che nessun obiettivo fotografico potrebbe mai catturarne la magia. La riserva naturale è un vero “unicum” per la Puglia e lo stesso Mediterraneo: la zona umida potrebbe diventare realmente un patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco, ora ne sono convinti anche i delegati dell’Orga nizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura che dopo aver visitato la salina margheritana l’hanno candidata a diventare patrimonio Unesco. Non esiste una realtà produttiva che insista su quarantadue chilometri ed abbia un impatto più basso di quello della salina. La Salina di Margherita di Savoia è una dei rari esempi in cui riesce a convivere in perfetta armonia produzione e tutela ambientale. Insomma la consapevolezza che natura e sviluppo devono tendersi la mano.
Cosimo Damiano Damato
La Gazzetta del Nord Barese 11.10.2009