Il Gruppo di Lavoro costituitosi fra i Parenti delle Vittime per ricordare il 50° anniversario del tragico crollo in Via Canosa (1959-2009), come concordato con la Civica Amministrazione di Barletta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed in sinergia col Consiglio di Circoscrizione Borgovilla-Patalini, annuncia il seguente programma della manifestazioni che seguono le attività tenutesi lo scorso 16 settembre col convegno scientifico e la Messa di suffragio officiata da S.E. Mons. Arcivescovo Pichierri nella Basilica del Santo Sepolcro:
ORE 11,00
Auditorium dell’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Michele Cassandro”
Polivalente di Via Madonna della Croce
CONFERENZA E INCONTRO-DIBATTITO
Presentazione del documentario televisivo realizzato da Studio Light di Salvatore Dimastromatteo
“BARLETTA 16 SETTEMBRE 1959, IL CROLLO DI VIA CANOSA: UNA TRAGEDIA ITALIANA IN PRIMA PAGINA”
ORE 11,00 - Area a verde attrezzato di Via dei Pini
CERIMONIA DI SCOPRIMENTO E BENEDIZIONE DEL CIPPO COMMEMORATIVO IN MEMORIA DELLE CINQUANTOTTO VITTIME DEL CROLLO
con l’intervento delle Autorità Civili, Militari e Religiose e delle Scuole del Territorio, dei Familiari delle vittime e la partecipazione del Piccolo Coro stabile della scuola elementare IV circolo didattico “San Domenico Savio”.
Grazie al sostegno di BUZZI UNICEM.
Per la parte tecnica L.A.P.E.M. di Carmine Doronzo (Lavorazione di materiale lapideo Barletta) e dell’Impresa Edile Cosimo Domenico Scarlatino, Barletta.
LA SCHEDA
Barletta 16 settembre 1959, cinquant’anni fa. In quel giorno, il tragico crollo di via Canosa si trascinò nella polvere cinquantotto giovani vittime e dodici feriti, una folla di esistenze appena sbocciate. Fu un avvenimento che segnò le vicende di Barletta (e non solo) del secondo Novecento, sul quale la città di allora, la grande stampa, le coscienze, la classe politica ed i professionisti di allora e di oggi sono stati chiamati ad interrogarsi come spettatori ed attori in un vero caso di “mala edilizia”.
Quei morti, quelle giovani vite stroncate sotto cinque piani di un palazzo disintegratosi su se stesso furono infatti chiamate “i martiri dell’edilizia”, ed oggi l’edilizia, che occupa come sempre un posto di primissimo piano nelle beghe della politica strillata come pure nei corridoi dove si contano voti e licenze di costruzione, ha un debito da regolare con la Storia proprio in onore di quelle vittime uccise da chi credeva che tirar su un palazzo fosse solo un’impresa dove arricchirsi facile.
In occasione del cinquantenario, il gruppo dei familiari delle vittime ha deciso di rompere il silenzio che dura ormai da mezzo secolo e di procedere ad un’operazione complessa di recupero e di legittimazione della memoria, tradottasi in un articolato progetto dal titolo “Barletta Via Canosa 1959-2009”, con i vari apporti scientifici di competenza e sotto l’alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Tappe salienti del progetto sono: una mostra iconografico-documentaria sull’epoca e sui fatti con retrospettiva di foto e dagli archivi di giornali e cineteche; un libro; un sito web; un dvd contenente le testimonianze dei contemporanei ai fatti; il tutto culminante in un forum tecnico nazionale di altissimo livello con il diretto coinvolgimento degli Ordini professionali (ingegneri, architetti, geometri) nonché di Università e Politecnico, ma soprattutto attraverso la compartecipazione attiva e diretta delle Scuole del nostro Territorio.