Il Comune ha affidato l'appalto dei lavori installazione delle nuove campaneL'ormai «ammutolito» orologio di San Giacomo, simbolo della Città della Disfida, è stanco di non poter far sentire la sua «voce» attraverso il dolce e tradizionale suono delle campane. Suono che, per oltre ventuno lustri, ha scandito la giornata e gli impegni di una buona parte della popolazione dei barlettani.
Qualche giorno fa la storica Torre dell'Orologio di San Giacomo compiva 110 anni, e la Gazzetta, proprio in quella data, aveva nuovamente denunciato lo stato di degrado, di incuria e di silenzio. Il volume storico dal titolo "L'ingranaggio del Tempo" del giornalista Nino Vinella, offerto in tiratura limitata a favore dell'AIAS, ha contribuito ad alimentare il dibattito, ripercorrendo i capitoli della sua storia: fu bombardato dal cannoneggiamento tedesco a settembre del '43.
Puntuale, come l'orologio di San Giacomo quando funzionava regolarmente, è arrivato un comunicato da parte del Comune che annuncia: «L'orologio di San Giacomo tornerà a breve a far sentire i rintocchi delle proprie campane». Questo ennesimo comunicato offre una «speranza», ma per dovere di cronaca è giusto ricordare un precedente comunicato, molto simile, diramato oltre sei mesi addietro. Da allora la situazione è rimasta immutata. Tutto tace e nessuna novità, nel frattempo, è emersa. Dato che per antonomasia l'orologio è uno strumento che misura il tempo abbiamo chiesto all'assessore cosa si intendesse per «breve». Il neo assessore al Decoro urbano, Luigi Torre, in quota ai Socialisti autonomisti, ha testualmente dichiarato: «Consegnerò ai barlettani l'orologio il 31 gennaio del 2006», aggiungendo «abbiamo preso possesso dell'orologio e tutto il necessario sarà fatto per restituire ai barlettani un monumento che è un simbolo della città». Sarà mantenuta la promessa?
Il Comune di Barletta, nel frattempo, ha affidato l'appalto dei lavori di realizzazione ed installazione delle nuove campane (in sostituzione di quelle fuori uso e già rimosse) e la realizzazione del nuovo impianto elettromeccanico dell'orologio, con la messa a norma dell'impianto. Inoltre saranno eseguite opere propedeutiche all'installazione del nuovo basamento campanario e lavori per la messa in sicurezza degli impianti e del parapetto. I lavori che l'Amministrazione comunale sosterrà «a beneficio della storica torre campanaria di corso Vittorio Emanuele, uno dei simboli cittadini», recita il comunicato, ammontano a 30 mila euro e il progetto, elaborato dal settore comunale Manutenzioni, ha ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Puglia. Ricordava il defunto custode Cosimo Mennea, come tra l'altro è scritto su una lapide presente sulla torre dell'orologio: gli illuminati amministratori che lo fecero costruire vollero che fosse lì «per pubblica utilità».
Giuseppe DimiccoliFonte:
La Gazzetta del Nord Barese 12/11/2005Clicca qui per visionare l'articolo pubblicatoClicca qui per visionare il comunicato-stampa del Comune di Barletta