Un sogno che si avvera e che produrrà tanto bene in termini di crescita umana e sociale a patto che questa bella occasione sia interiorizzata e portata avanti con passione e convinzione.
Attrici e attori principali le studentesse e gli studenti del territorio ovvero il nostro futuro. Sarebbe piaciuto molto quanto accaduto ieri a Maria Grasso Tarantino l’indimenticabile ed indimenticata professoressa che ha dedicato tutta la sua vita per fare in modo che Barletta ricevesse la medaglia d’oro al valor militare. Lei aveva lottato molto affinchè tutto questo avvenisse. Finalmente, in una sobria e commovente conferenza stampa all’interno dell’Archivio della Memoria all’in - terno ubicato nel castello di Barletta, sono state presentate le dieci borse di studio dedicate, doverosamente, alla sua memoria.
Allora è bene specificare che questa possibilità è realizzabile grazie alla «dote della medaglia d’oro» (tecnicamente soprassoldo) che la città di Barletta riceve sotto forma di vitalizio per essersi meritata quello che le spettava. A questi soldi, circa tremila e cinquecento euro, si aggiungeranno quelli stanziati dalla Giunta comunale per incrementare il fondo.
Potranno concorrere i diplomandi nell’anno scolastico 2009/2010 delle scuole medie inferiori e superiori (che intendano proseguire gli studi) della provincia di Barletta Andria Trani.
Per potersi aggiudicare le borse di studio 1000 e 500 euro (per gli iscritti alle medie superiori e inferiori) gli studenti potranno presentare elaborati relativi alle vicende storiche collegate alla resistenza contro i tedeschi nel territorio provinciale «nell’intento di trasmettere ai giovani la memoria degli eventi che hanno originato i primi, sofferti passi del Paese verso la pace duratura, la democrazia e la libertà del suo popolo».
All’incontro hanno preso parte il sindaco Nicola Maffei, i dirigenti scolastici Gianna e Roberto Tarantino e gli altri figli della professoressa Maria, Pasquale Pedico, già presidente della Società di Storia Patria di Barletta, Luigi Dicuonzo responsabile dell’Archivio della Resistenza e della Memoria”e vari docenti di scuole del territorio.
Il sindaco Maffei, nel suo appassionato discorso ha fatto riferimento «ad un cordone ombelicale che ci lega ad una vicenda storica ed ai coniugi Tarantino», Pasquale Pedico si è soffermato sulla capacità di Maria e di suo marito Giuseppe di aver «creato particolari condizioni di amore» mentre Luigi Dicuonzo ha rimarcato il valore indispensabile della «memoria e della storia». Dell’intervento di Gianna e Roberto ci sembra doveroso lasciar memoria della loro capacità di aver materializzato, e condiviso con tutti i presenti, l’amore nei confronti dei loro speciali genitori.

GIUSEPPE DIMICCOLI
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 14.11.2009