Sono trascorsi otto anni dalla scomparsa di Don Luigi Filannino, personalità di spicco nel movimento cittadino: entra a far parte del Comitato civico per Barletta Provincia, per l'istituzione della quale si batte strenuamente, in qualità di promotore e socio fondatore, organizzando riunioni e dibattiti e contattando tutti i maggiori uomini politici, sia locali che nazionali al fine di far valere un diritto, quale quello dell'istituzione della Provincia di Barletta.
Bisogna onestamente affermare che se la Sesta Provincia pugliese, oggi è diventata una realtà, moltissimo lo si deve all'impegno di don Luigi ed alla sua ferrea volontà di inseguire quella che molti ritenevano essere una chimera e che, invece, si è rivelata una splendida realtà. Agli scettici della Provincia egli usava rispondere con un motto latino: " nihil difficile volenti !" ; (nulla è difficile se davvero lo vuoi!).
Ed è proprio in questa frase che possono riassumersi tutte le qualitè umani e spirituali di quest'uomo: persona semplice e docile, ma nello stesso tempo tenace e volitivo; uomo di preghiera e di grande interiorità, sacerdote autentico a servizio di tutti gli uomini, per la cui causa non risparmiò fatiche.
Nel 1986, in seguito all'accorpamento dell'Arcidiocesi Nazarena di Barletta a quella di Trani, don Luigi si battè con altri validi sacerdoti e laici per rivendicare, fattivamente e con validi argomenti, ciò che nel passato era stato concesso alla nostra città dal Pontefice Pio IX.
Nel 1994, entra a far parte del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, con la carica di vice-presidente, nonchè di assistente spirituale ed esperto di storia antica, facendo apporre nel logo del comitato proprio il motto latino sopra citato. Il suo contributo, in tal senso, fu del tipo sia storico-culturale che di natura religiosa, ed in particolare legato alla figura di S. Ruggiero Vescovo, Santo Patrono della città di Barletta. Egli si inseriva, così, nella lunga tradizione di studi religiosi che in precedenza hanno visto impegnati illustri sacerdoti di Barletta, come mons. Giuseppe Damato, mons. Franco Damato e mons. Salvatore Santeramo.
Il suo viaggio terreno si conclude improvvisamente il 28 novembre 2001 sul "campo di battaglia", da buon soldato di Cristo avendo, egli, appena terminato di celebrare l'ultima messa con i suoi "figli".
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http://www.comitatoprocanne.com/filanninoluigibio.htm