La Regione riesaminerà la situazione della linea ferroviaria Barletta-Spinazzola. Dopo la richiesta dei sindaci di Minervino Luigi Roccotelli, di Canosa Francesco Ventola insieme ai primi cittadini di Spinazzola Carlo Scelzi e di Barletta Nicola Maffei non si è fatta attendere la risposta dell’assessorato regionale ai trasporti. L’assessore Mario Loizzo ha convocato un incontro per mercoledì 25 novembre in Regione per discutere le problematiche relative alla storica tratta ferroviaria. Insomma l’auspicio è che venga affrontato il problema relativo alla chiusura della linea nel periodo estivo e vengano attenuati i disagi per pendolari e lavoratori.
La tratta ferroviaria nel contesto della sesta provincia pugliese è diventata un’arteria nevralgica per il territorio poiché assicura il collegamento tra i centri più periferici e uno dei tre co-capoluoghi. Sono davvero tanti i cittadini, gli studenti, i lavoratori che quotidianamente utilizzano il treno come mezzo privilegiato per gli spostamenti. Non va poi trascurato il fatto che Barletta è sede di un importante ospedale di eccellenza e vanno assicurati i collegamenti verso i servizi sanitari tutto l’anno. Insomma l’estate non dovrebbe fare eccezione. Come si ricorderà in vista della programmazione estiva della tratta ferroviaria i sindaci hanno inviato una nota scritta ai vertici di Trenitalia e all’assessorato regionale ai trasporti invitandoli «ad attenuare i disagi che si verificarono l’anno scorso con la chiusura estiva della tratta ferroviaria».
Ogni anno a partire dal 25 luglio sono soppressi i treni che collegano Spinazzola, Minervino e Canosa con Barletta e sono introdotti i bus sostitutivi. La sostituzione del collegamento ferroviario si prolunga fino al 25 agosto. L’interruzione del servizio su rotaia e la contestuale introduzione del servizio «bus sostitutivo» causa numerosi disagi. Il servizio offerto dal bus non può essere paragonato al treno, benché i costi dei biglietti e degli abbonamenti rimangano invariati. Il bus non garantisce gli stessi tempi di percorrenza tra un paese e l’altro, non effettua le stesse fermate e spesse volte non sosta nelle stazioni. Infine con la chiusura estiva dei treni sulla tratta Barletta-Spinazzola, sono ridotti i flussi turistici dei visitatori che utilizzano il treno per visitare i siti archeologici di Canosa e Canne della Battaglia.
ROSALBA MATARRESE
La Gazzetta del Nord Barese sabato 14.11.2009
