«Fossi stato il sindaco di Barletta avrei immediatamente scritto al magistrato per chiedere che “La Signora con il cane” possa essere ospitata ed esposta a casa De Nittis a Palazzo della Marra».
Non ha dubbi il vulcanico Vittorio Sgarbi, critico d’arte e primo cittadino di Salemi, incantevole cittadina siciliana, nel commentare la proposta de La Gazzetta del Mezzogiorno che il quadro di Giuseppe De Nittis possa arrivare a Palazzo della Marra nel mentre la giustizia fa il suo corso.
L’olio su tela, (dimensioni 145 x 58) già inserito nel catalogo di Piceni del 1983 e nel Dini Marini del 1990 (foto numero 799) custodita in una «collezione privata di Parma», assieme ad altri Van Gogh, Picasso, Monet, Modigliani, recentemente è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza del Nucleo Polizia Tributaria di Bologna nell’ambito delle indagini relative al crac finanziario Parmalat, condotte dalla Procura della Repubblica di Parma e «direttamente riconducibili al patrimonio di Calisto Tanzi», patron della Parmalat.
• Allora Professor Sgarbi “La Signora col cane” dove deve stare?
Penso che sia giusto che stia a Barletta se il magistrato dicesse di si. È fuori di dubbio che andrebbe a trovare la giusta collocazione tra le altre opere del De Nittis e, di conseguenza, possa essere ammirata anche nelle previsioni di una eventuale asta di vendita. È chiaro che bisogna stimare con attenzione il valore che credo si attesti sui 200mila euro.
• Cosa significherebbe questa opera a Barletta?
È fuori di dubbio che il quadro del De Nittis, al pari degli altri sequestrati dalla Guardia di Finanza, ha creato curiosità e se fosse venduto all’asta potrebbe concorrere al risarcimento di co loro che sono rimaste vittime del crac finanziario. Oltre che aumentare il numero dei visitatori del vostro museo.
• Professor Sgarbi, se il quadro del De Nittis fosse ospitato a Barletta lei verrebbe a ve d e rlo ?
Sicuramente si. Verrei ad am mirarla tra tutti gli altri beni De Nittis che avete a Barletta. Ripeto è il posto naturale per essere custodita in questo momento.
• Quindi l’arte deve sempre essere fruibile?
Assolutamente si, mi sembra logico e giusto.
GIUSEPPE DIMICCOLI
La Gazzetta del Nord Barese 9 dicembre 2009