«Guardiamo con trepidazione all’atteso appuntamento previsto per ottobre 2010, quando le opere di Giuseppe De Nittis saranno esposte a Parigi, nel frattempo intendiamo consolidare l’attenzione per la pittura e per l’arte creando nuovi appuntamenti», così si è espresso il sindaco Nicola Maffei intervenendo all’inaugurazione della mostra «Disegni, una scelta d’arte e di vita» dedicata alle opere degli artisti barlettani Giuseppe Gabbiani, Vincenzo De Stefano e Raffaele Girondi.
La manifestazione ha offerto l’occasione anche per riparlare della tela di De Nittis sequestrata a Callisto Tanzi, nell’ambito delle indagini sul crac finanziario della Parmalat. Il primo cittadino ha confermato che l’Amministrazione comunale ha avviato i contatti con la Procura della Repubblica di Parma, per il tramite della Procura tranese, per richiedere che il quadro “Signora col cane” sia esposto a Palazzo della Marra per tutta la durata del periodo di sequestro.
Dal canto suo il Comune offrirebbe tutte le garanzie di custodia avendo già tra il suo patrimonio la collezione dedicata all’illustre concittadino; «sarebbe motivo di ulteriore interesse pensare di poter esporre l’opera, firmata da De Nittis, a Parigi al Petit Palais unitamente alle altre opere più rilevanti del maestro barlettano – ha proseguito il sindaco - naturalmente l’intento è quello di acquisire definitivamente al patrimonio della Pinacoteca tale opera, per arricchire la collezione locale».
L’amministrazione assicura, infatti che rivolgerà una formale richiesta al Ministero competente perché si possano seguire tutti i passi per concretizzare tale iter. In attesa di ulteriori novità su questo fronte il Settore comunale beni e servizi culturali, organizza l’esposizione a Palazzo Della Marra, dal 9 dicembre fino al 28 febbraio 2010, dei pregevolissimi disegni di Gabbiani, De Stefano e Girondi. I tre autori, allievi di G.B. Calò, hanno personalità molto diverse, ma anche punti in comune: muovono i primi passi nel ricco ambiente culturale napoletano e non taglieranno mai i ponti con la loro città di origine, anzi spesso ne faranno il soggetto privilegiato delle loro opere. Gabbiani potrebbe essere definito un operatore culturale, intellettuale benestante e grande viaggiatore; De Stefano appare rigoroso, attento, maniacale; Girondi, invece, ha una personalità drammatica, ombrosa, una forte interiorità caratterizzata da una sofferenza esistenziale. Dal ricco catalogo, con saggi curati da E. Angiuli, M. Canale, E. Larosa, R. Falcone e P. Stea, emerge la personalità dei tre ma anche il fermento culturale di un’epoca, degnamente rappresentata anche dalle opere offerte al pubblico, di autori come: Vincenzo Gemito, Edoardo Dalbono, Michele Cammarano e Filippo Cifariello.
«I disegni esposti - ha spiegato la curatrice della mostra e dirigente del Settore, Emanuela Angiuli – sono una piccola parte di tutto l’in - gente patrimonio del locale Museo civico che riaprirà i battenti nel mese di marzo. Si tratta di 200 opere solo di disegni, una collezione imponente, che troverà la sua collocazione in un Gabinetto dei disegni al primo piano del castello».

Marina Ruggiero

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 14.12.2009