Anche la Guardia Costiera di Barletta può tracciare il suo lusinghiero bilancio di fine anno. Il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo, Tenente di Vascello Giuseppe Stola, infatti, snocciola i numeri dell’anno appena concluso con soddisfazione circa la presenza sul territorio costiero della Guardia Costiera, notevolmente aumentata e che risponde alle esigenze di legalità e di tutela dell’ambiente marino e costiero avvertita dai cittadini della sesta provincia.
L’attività prioritaria del Corpo delle Capitanerie di porto, la ricerca ed il soccorso in mare, ha comportato ben 31 interventi nel corso del 2009, per un totale di 20 unità da diporto soccorse e 35 fra uomini, donne e bambini tratti in salvo.
Complessivamente le motovedette CP 845 e CP 539 hanno compiuto nell’anno complessivamente 629 missioni per 676 ore di moto in mare, percorrendo 4260 miglia marine.
Passando all’attività di polizia marittima, 69 sono state le comunicazioni di reato, delle quali 33 per violazioni della normativa in materia di pesca, 17 per reati commessi contro l’ambiente costiero, 17 per violazioni alla sicurezza della navigazione e 2 per altri reati.
I sequestri effettuati nel corso del 2009 sono stati 65, per un totale di kg. 997 di prodotti ittici oltre a ben 600 ricci di mare sequestrati e ben 53 attrezzi da pesca illegali fra cui reti, nasse, divergenti, cavi di acciaio. Precise direttive della Procura della Repubblica di Trani hanno visto e vedono la Guardia Costiera di Barletta impegnata in indagini delegate di polizia ambientale e demaniale e di contrasto agli abusivismi in genere ed in particolare a quelli sulle spiagge.
Le contravvenzioni elevate sono state complessivamente 105, per un totale di Euro 138.000 di sanzioni. Anche l’attività amministrativa ha visto il Circomare impegnato ad esaminare 63 aspiranti a conseguire la patente nautica residenti nei comuni della BAT, dei quali solo 21 hanno ottenuto il titolo; le visite effettuate per la sicurezza della navigazione sono state complessivamente 49 di cui 17 effettuate a bordo di navi mercantili per verificare il mantenimento degli standard di sicurezza previsti dalle normative internazionali; le navi poste sotto sequestro sono state 3. Ben 99 sono stati i bagnini che hanno superato gli esami presieduti dal Comandante Stola tenutisi a Barletta ma anche alla spiaggia di Colonna di Trani.
Nel corso del 2009 gli arrivi nel porto di Barletta hanno riguardato 392 unità; 393 sono state le partenze. I marittimi transitati per imbarchi e sbarchi sono stati rispettivamente 149 e 166.
La parte del leone sul milione e passa di tonnellate movimentate anche nel 2009 l’hanno fatta gasolio e benzina, con 288mila tonnellate, seguiti dal grano (220mila tonnellate), dal sale (100mila tonnellate) dai fertilizzanti (50mila tonnellate) e dal marmo (42mila tonnellate).
Importante è stato poi l’attracco, per 26 volte, del traghetto Santa Maria che ha collegato durante l’estate Barletta a Durazzo, portando oltre 1150 persone in arrivo e partenza, circa 300 auto e 110 camion, per la riattivazione del quale tutte le parti interessate ed in particolare l’Autorità portuale del Levante si stanno impegnando.
“In qualità di Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo non posso che essere soddisfatto dei risultati conseguiti, in particolare per quanto riguarda le operazioni di polizia marittima che hanno visti gli uomini della Guardia Costiera impegnati sul fronte della tutela dei consumatori ed il controllo della filiera della pesca (da ultimo l’operazione Giano ed il sequestro di alici).
Ricordo in particolare quali eventi significativi dell’anno l’attività di contrasto alla pesca a strascico durante il periodo di fermo biologico operata a Trani nel mese di Agosto con il nucleo sommozzatori della Guardia Costiera, che ha portato al sequestro oltre che di reti da pesca anche di un peschereccio e di tutti gli attrezzi da pesca di un’altra unità, i sequestri di recinzioni abusive sulla litoranea di ponente, per le quali le attività di indagine sono tuttora in corso, i numerosi sequestri di datteri di mare a carico di dattaroli ma anche di ristoratori senza scrupoli, la denuncia e successiva rimozione di un pontile abusivo in località Spiaggia Verde, le denunce di discariche abusive con successiva rimozione dei rifiuti fra cui la bonifica già ottenuta di un’area proprio a ridosso del porto di Barletta, le numerose e ripetute verifiche nel porto di Trani finalizzate a contrastare, su delega della Procura, le realizzazioni in spregio della tutela paesaggistica. Il nostro impegno anche per il 2010 è di rendere sempre più sicuro il porto di Barletta e di accentuare la presenza sul territorio costiero al fine di preservare l’ambiente marino e prevenire e reprimere gli attacchi alla costa dell’abusivismo e dell’inquinamento nonché salvaguardare i consumatori della sesta provincia dalle frodi in materia di tracciabilità dei prodotti ittici. Per questo occorre però la collaborazione delle istituzioni, sempre vicine, tra le quali devo citare l’Autorità portuale del Levante, la cui presenza costante rende molte attività portuali più efficienti, ma anche dei semplici cittadini che sempre più spesso si rivolgono al Corpo delle Capitanerie di porto come ad un amico cui rappresentare problemi per la loro soluzione.”