08/09/2009. TRINITAPOLI - ARCHEOLOGIA DELLA DAUNIA E DI SALAPIA: LA DONAZIONE DI SANTO TINE' AL COMUNE.
L’archeologo Santo Tinè, il maggior studioso e scopritore della “Civiltà Dauna” ha donato al Comune di Trinitapoli foto, grafici e appunti della sua attività in questa terra. Nato nella prima metà degli anni venti del secolo scorso a Genova, dove ha diretto per molti anni l’Istituto di Archeologia di quella Università, Tinè ha trascorso la maggior parte della sua vita di ricercatore sul campo in tutta la Daunia. Il suo nome è legato a Salapia, Grotta Scaloria, Passo di Corvo, ecc. E’, certamente, il maggior protagonista delle scoperte della “Civiltà Dauna”: dal Neolitico alla protostoria e, insieme a sua moglie, Fernanda Bertocchi Tinè, anche dell’età classica. Fondamentali, per il suo lavoro, sono stati nel corso degli anni i documenti aerofotografici, in particolare le foto scattate durante ricognizioni aeree nella seconda guerra mondiale, che avevano evidenziato oltre 200 villaggi neolitici nella pianura del tavoliere foggiano, compresa tra il Gargano e la Murgia, insediati lungo il fiume Ofanto, gli affluenti del Triolo, i torrenti Salsola, Celone, Candelaro, Cervaro, Carapelle. Successivamente, Tinè è riuscito, grazie ad altre foto aeree, a individuare un altro centinaio di villaggi. Una documentazione che negli anni è stata molto utile a numerosi ricercatori ed in particolare agli archeologi Marina Mazzei, Maria Luisa Nava e Giuliano Volpe. Ora, tutto questo materiale aerofotografico, insieme ad appunti e grafici, per volontà di Tinè, è stato affidato al sindaco di Trinitapoli, Ruggero di Gennaro e conservato presso il Comune di Trinitapoli. Si tratta di sei voluminosi faldoni che il direttore del Museo civico Archeologico di Foggia, Gloria Fazia, ha consegnato nelle mani dell’assessore alla Cultura, Flaminio Aquilino. Detto materiale, infatti, si trovava a Foggia, su richiesta del Museo, per ragioni di studio. A seguito di espressa richiesta del primo cittadino, Santo Tinè ha invitato a Genova il sindaco e l’assessore ai quali ha comunicato la volontà di donare al Comune di Trinitapoli il “materiale” a condizione che venga divulgato e messo a disposizione, per la consultazione, di studiosi che vorranno continuare le ricerche sui numerosissimi insediamenti, individuati dalle foto, ancora da esplorare. Si tratta, dunque, di un patrimonio immenso e di inestimabile valore: un evento di alto spessore culturale e scientifico per la città di Trinitapoli e per la Daunia. E’ da un lato il riconoscimento gratificante per il Comune di Trinitapoli per le iniziative e i risultati raggiunti nella scoperta e valorizzazione del patrimonio archeologico che dopo vent’anni ininterrotti di campagne di scavo hanno portato alla realizzazione del Parco archeologico degli Ipogei e del Museo civico interattivo di prossima inaugurazione, e dall’altro dai sentimenti che legano Tinè a questa città, dove per tanti anni ha operato, insieme a sua moglie. Qui, nel 1972, partecipò al Convegno internazionale sui Comuni dauni, peuceti e messapici, organizzato dall’allora sindaco Nunzio Sarcina, a cui presero parte anche insigni studiosi quali Meluta Marin, Silvio Ferri, Giulio Schmidt e Fernanda Bertocchi Tinè.
GAETANO SAMELE La Gazzetta del Nord Barese 5 settembre 2009
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