21/03/2010. TRINITAPOLI - SEICENTOMILA EURO PER IL POLO CULTURALE: PARTONO I LAVORI A MAGGIO.
Con i 600mila euro chiesti alla Regione, nell’ambito dell’accordo stralcio intervenuto in sede di Piano strategico di Area vasta “Vision 2020”, per la “Tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale”, il Museo civico degli Ipogei e l’annesso Auditorium dell’Assunta si trasformeranno in un polo di assoluta eccellenza culturale.
Il tutto grazie agli interventi di rifunzionalizzazione ad alto livello tecnologico, cui è riservato ampio spazio nel progetto approvato dalla giunta.
L’inizio dei lavori è previsto per il mese di maggio e, come da capitolato, saranno conclusi entro cinque mesi.
Presto, dunque, il Comune di Trinitapoli, avrà disponibile una struttura ultra moderna, come poche in Italia, in quanto la progettazione “virtuale” prevede la realizzazione di una rete interna (Lan) collegata ad una linea dedicata esterna (rete telecom commutata o collegamento Van) per adempiere a tutte le funzioni di fruizione telematica del Museo.
Le azioni progettuali (reali e virtuali tendono a renderlo luogo di memoria collettiva, laddove le esigenze (arte e saperi) dei visitatori trovano risposte nei network interdisciplinari e nelle informazioni contestuali, veri e propri strumenti di mediazione comunicativa.
Per una migliore interazione, ai fini divulgativi, verranno sistemati supporti logistici, bacheche e schermi touch screen per la conoscenza multidisciplinare, e particolarmente nel campo scientifico, archeologico, naturalistico e dell’arte. La dotazione tecnologica, inoltre, prevede sistemi di traduzione simultanea, pannelli luminosi, insonorizzazione degli ambienti, impianti di microclimatizzazione variabile a seconda del materiale espositivo, schermi interattivi che consentano ai fruitori di visitare il parco archeologico e gli scavi in tempo reale.
Infine, oltre al consolidamento conservativo, l’intervento sul complesso di via Marconi prevede la realizzazione di sale multimediali, biblioteca, archivio e un laboratorio virtuale con il coinvolgimento diretto dell’utente, al fine di creare le condizioni per un “Museo partecipato”.
Tale struttura “policulturale” si inserirà in un sistema omogeneo di “viabilità turistico-culturale” che caratterizza la “Valle dell’Ofanto”, dove masserie, conventi, chiese di campagna, centri storici, siti archeologici, aree naturalistiche protette, costa, fiume Ofanto, insediamenti termali, rappresentano un patrimonio diversificato di offerta turistica, culturale ed ambientale.
GAETANO SAMELE La Gazzetta del Nord Barese Domenica 21 marzo 2010
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