Mentre ad Andria in questi giorni non si fa altro che parlare di spot elettorali (tanti, tantissimi, una vera alluvione, una valanga che ha coinvolto anche semplici candidati a consiglieri comunali), uno spot non elettorale, ma riferito alla raccolta differenziata dei rifiuti, è al centro di una polemica ed è diventato un vero ā??casoā?.
E così gli andriesi che non fanno altro che discutere sullā??interminabile litania che va in onda sulle tv locali, vale a dire la interminabile sequela di spot che riguardano non solo, appunto, i candidati sindaco (sono 5), ma pure i candidati al Consiglio comunale (e questi sono 660 per 40 seggi), si sono ritrovati a commentare uno spot particolare sulla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e la conseguente discussione che ne è venuta fuori.
Una discussione che ha visto chiedere la sospensione immediata dello spot diffuso dal Comune (assessorato allā??Ambiente) e che, secondo quanto sottolineato da molti cittadini e poi dal Movimento Consumatori, sollecitato ad intervenire sulla vicenda, "dà una immagine cattiva di Andria e ha contenuti di violenza gratuita".
Rossella Miracapillo, andriese, esponente di spicco a livello nazionale del Movimento Consumatori (è responsabile dellā??ā?Osservatorio Farmaci & Saluteā?), ha dichiarato: "Sono state numerosissime le telefonate, le segnalazioni e persino una nota di protesta firmata da diverse famiglie, che hanno chiesto al Movimento Consumatori di intervenire presso le autorità competenti al fine di sospendere uno spot che in questi giorni è diffuso sui canali di una emittente privata". Miracapillo ha spiegato che "Lo spot, che ha come obiettivo quello di incentivare la raccolta differenziata, ha una impostazione alquanto macabra. È per tali ragioni che lo spot viene contestato duramente dalle famiglie per una serie di motivi. Il primo: lesione dellā??immagine della città che da essere valorizzata per le peculiarità positive viene legata a unā??immagine di città degradata che non ha altro di meglio da smaltire che cadaveri. Il secondo motivo è legato alla immagine finale dello spot, in cui i due malavitosi, non contenti di aver smaltito il cadavere nel contenitore dellā??umido, pensano di segare le gambe del malcapitato". Lo spot contestato, dunque, vede due criminali cercare di occultare un morto ammazzato, ma pur nel far questo rispettano la raccolta differenziata (lā??ucciso finisce nel cassonetto dellā??umido), solo che, ulteriore elemento contestato, dato che il morto è più lungo del cassonetto hanno la lugubre idea di tagliargli le gambe.
"Tale spot ā?? ha aggiunto Miracapillo - di cui si intuisce da adulti la buona fede e il tentativo burlesco e paradossale di in citare alla differenziata pur utilizzando lā??oggetto macabro, non tiene conto che tale comunicazione può influenzare in modo negativo i più piccoli che possono essere indotti alla emulazione. In ogni caso esiste, in tale spot la evidente violazione dellā??articolo 15 del Codice Tv e Minori che dichiara in modo inequivocabile che i minori devono essere tutelati da immagini violente o che incitino alla violenza anche in modo subliminale. Come associazione che rappresenta i cittadini, siamo consapevoli che sono tantissime le violazioni, specie nelle tv private in materia di codice di autoregolamentazione di Tv e Minori. Infatti proprio in questi giorni il Corecom ha avviato uno strettissimo monitoraggio sui contenuti che violino le norme in materia". La conclusione: "Ma evidentemente questo spot deve aver particolarmente colpito le famiglie con bambini attirando lā??attenzione di molti genitori e docenti che si sono sentiti in dovere di mobilitarsi in tal senso e come Movimento Consumatori abbiamo il dovere di dar voce a tali proteste. In seguito alla consegna di tale istanza abbiamo inviato una nota al Commissario Straordinario e al direttore dellā??emittente televisiva".
A strettissimo giro di posta è arrivata la risposta-intervento del Comune, resa pubblica dallā??Area Comunicazione: «Con propria nota, lā??assessorato comunale allā??Am - biente ha chiesto alla Aimeri, la società che gestisce il servizio di raccolta della nettezza urbana, di far sospendere la messa in onda, sulle tv locali, dello spot sulla raccolta differenziata che ha suscitato le reazioni delle famiglie di cui si è fatta portavoce il Movimento Consumatori».
MICHELE PALUMBO
La Gazzetta del Nord Barese Venerdì 26 marzo 2010
Guarda lo spot sotto accusa su You Tube
http://www.youtube.com/watch?v=CMp9cocDdVw