Oggi la presentazione, a Palazzo di Città, dello studio realizzato dal Comune in collaborazione con il Politecnico di Bari, la Soprintendenza e l'associazione Catuma
Matera: «Sono diciotto le località di grande interesse»Archeologia: anche su questo fronte c'è l'impegno dell'amministrazione comunale. A dichiararlo è l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Ottavia Matera, che in questo modo ha replicato al gruppo consiliare di Forza Italia che, nei giorni scorsi, aveva posto interrogativi sulla tutela dei siti archeologici presenti nel territorio andriese.
L'assessore Matera, infatti, ha dichiarato: «Per quanto riguarda i siti della zona di santa Barbara, Murgia Santa Lucia, Monte Faraone, tra i più significativi, la segnalazione della loro rilevanza e della presenza di tumuli e di cocciame di superficie era già stata fatta dall'Archeoclub di Andria. A seguito di ciò si giunse ad una bozza di protocollo d'intesa nel 1997, cui seguì nel 2001 la convenzione tra Comune, Politecnico di Bari e Soprintendenza ai beni archeologici».
Una convenzione che, dunque, dovrebbe essere il primo, fondamentale passo per la tutela dei siti archeologici nel territorio. L'assessore Matera a tal proposito ha ricordato che «la convenzione stabiliva una ricognizione topografica dei luoghi oggetto di segnalazione, mentre il Politecnico avrebbe curato l'informatizzazione dei dati raccolti su Gis, vale a dire il Geografical information system. Il politecnico, inoltre, ha compiuto un'opera assai interessante realizzando una "carta archeologica", disponibile sia su supporto cartaceo sia su quello informatico, che consente al Comune di possedere uno strumento di priom'ordine per la tutela del territorio e per le stesse attività di programmazione territoriale ed urbanistica».
L'assessore Matera ha così concluso: «E proprio questo lavoro andiamo a presentare in occasione dell'incontro "Il sistema informativo dei siti archeologici censiti nel territorio di Andria", in programma il primo dicembre, a dimostrazione dell'interesse alla tutela di siti così importanti. L'indagine topografica di superficie ha rivelato una realtà superiore alle aspettative, evidenziando solo su una parte del'agro andriese ben diciotto siti, molti di più degli otto denominati di interesse archeologico dal Piano regolatore generale. inoltre, relativamente a questi studi, il Comune si è già attivato per avviare scavi più approfonditi nell'area».
Viene, dunque, presentato oggi, alle 11, a Palazzo di Città, lo studio realizzato dal Comune in collaborazione con il Politecnico di Bari, la Soprintendenza ai beni archeologici della Puglia e l'associazione "Catuma". All'incontro parteciperanno il presidente dell'associazione Catuma, Maria Teresa Natale, il professor Paolo Perfido del Politecnico di Bari, e l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Ottavia Matera. L'indagine ha interessato, appunto, solo una parte del territorio ed ha permesso di individuare l'esistenza di diciotto siti di grande interesse archeologico. Una nota del Comune, infine, sottolinea che«è in corso di definizione una giornata di studi con l'obiettivo di far conoscere i siti più rilevanti presenti nel territorio andriese e di programmare le priorità per la campagna di scavi».
Michele PalumboFonte: La Gazzetta del Nord Barese 01/12/2005