Non solo città della pietra, ma soprattutto degli Statuti Marittimi: e così in entrata (e in uscita) dalla città ben presto si verrà “salutati” da appositi cartelli di segnaletica stradale per ricordare come Trani sia appunto la città degli Statuti Marittimi, ossia del più antico codice marittimo del Mediterraneo.

L’idea, partita dall’assessore Lovato, portata avanti dal consigliere comunale Paolo Paradiso, trova ora concretezza nelle parole del comandante della Pm col Antonio Modugno, che assicura che i cartelli sono in lavorazione e presto verranno collocati lungo le arterie che portano a Corato, a Bisceglie, a Barletta e ad Andria.

L’intuizione di apporre la dicitura con il riferimento storico sui cartelli come abbiamo detto era stata dell’as - sessore comunale alla cultura, An drea Lovato, che, con una delibera di giunta comunale, aveva proposto l’attivazione di tutta la procedura amministrativa necessaria per la preparazione dei nuovi segnali.

L’iniziativa, accolta dalla giunta con voto unanime, a causa delle molteplici attività da espletare da parte degli uffici, aveva avuto dei ritardi burocratici; poi la V commissione consiliare (presieduta da Andrea Ferri e composta dai consiglieri Sotero, Par adiso, Marinaro e De Feudis), aveva deciso di sollecitare le ripartizioni interessate affinché il provvedimento trovasse attuazione.

Presto, dunque, i nuovi cartelli verranno posizionati, a beneficio non solo dei turisti: «Nell’ottica di proseguire nella valorizzazione storica e turistica della città – spiega il consigliere Paolo Paradiso della V commissione - abbiamo subito sposato l’idea dell’assessore Lovato. L’esigenza di veder esaudita la richiesta, ha trovato consensi anche all’esterno del Palazzo comunale, soprattutto nelle tante associazioni attente alle dinamiche della storia locale, fra cui l’associazione Trani Nostra.

Secondo le ricostruzioni storiche dell’e poca, Trani, nel 1063, durante il governo dei tre consoli Angelo de Bramo, Nicola de Ruggiero e Simone de Brado, fu la prima città del Mediterraneo a dotarsi di una legge sul diritto marittimo con la quale si regolamentarono i rapporti dei marinai con il comandante della nave, stabilendo diritti e doveri di ciascuno, e l’assicurazione delle merci trasportate.

Il collegamento tangibile del nome di Trani agli Statuti Marittimi attraverso i cartelli di benvenuto, restituirà quel blasone del quale spesso ci si dimentica e porrebbe attenzione su un evento storico di straordinaria portata, che offrì le basi per la formazione del diritto Italiano alla navigazione».

Lucia De Mari
La Gazzetta del Nord Barese
martedì 30 marzo 2010