15/04/2010. CANOSA - BENI CULTURALI, UN PATRIMONIO ANCORA TUTTO DA VALORIZZARE.
Alla vigilia dell’apertura della “Settimana della cultura”, Gianluca Patruno, consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà, mette in evidenza l’assenza dell’impegno della pubblica amministrazione nella valorizzazione dei beni culturali sparsi sul territorio e nel mantenere efficienti i contenitori culturali; mentre elogia l’iniziativa privata che copre il vuoto della pubblica amministrazione.
Così critica: “Leggo con piacere che anche quest'anno la “Settimana della cultura” interesserà Canosa con numerose iniziative, non ultimo l'arrivo del ministro Bondi, il quale, magari, ci spiegherà, una volta per tutte, cosa ha portato alla cancellazione del polo museale nella nostra città dalle opere da costruire per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Sarebbe l’occasione buona per il chiarimento delle responsabilità, visto che proprio lui aveva rassicurato, fino alla sera prima della eliminazione del progetto, molti dei partecipanti alla manifestazione della “Settimana della cultura” che l'opera sarebbe stata realizzata”.
E rivolgendosi al governo municipale: “ Mi chiedo solo se l'assessore Casamassima spiegherà al Ministro che l' Antiquarium, in zona San Leucio, inaugurato da Fitto con tanto sfarzo nel luglio 2008, non solo non è fruibile ai disabili, ma, benché disponga di un angolo bar ed una foresteria, rimane costantemente chiuso ed è fruibile solo su chiamata.
Certo non va meglio a Palazzo Iliceto, sede della mostra permanente" Tu in Daunios", inaugurato a maggio del 2007 quale nuovo museo civico di Canosa, con notevole dispendio di risorse, e che da oltre cinque mesi rimane chiuso e non viene aperto nemmeno su chiamata. Per non parlare del manufatto in vetro, utilizzato per le affissioni, posto al centro di piazza Terme, la cui scala, che doveva rendere visitabili le terme, non porta a nulla. Mi chiedo chi autorizza e perché i lavori di recupero delle cavità, che poi rimangono di proprietà privata e quindi non accessibili”.
E aggiunge: “Vogliamo parlare, anche, del tanto pro pagandato recupero della tomba Varrese, che ad oggi non ha prodotto nulla se non propaganda elettorale per le provinciali? Tutto questo, caro assessore Casamassima, dovrebbe farci riflettere.
Quel poco che oggi offre lustro alla città è preservato grazie all'impegno della Fondazione archeologica canosina e al lavoro di gente che volontariamente mette a disposizione il proprio tempo e la propria passione”.
Così conclude: “La settimana della cultura è certamente una vetrina importante per il turismo a Canosa, ma la nostra città non può vivere di sole vetrine che si illuminano per pochi giorni e si oscurano per diversi mesi durante l'anno. Il turismo non si inventa e non si spiega. Il turismo lo si crea ed incentiva con atti concreti, con volontà e determinazione, non con propaganda ed improvvisazione.
Caro assessore, basta chiacchiere. E’ tempo di fare; è tempo di dimostrare quali sono le vere aspettative della città. E’ tempo, soprattutto, di crederci”.
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