In questo numero:
Il Modello italiano di gestione di sicurezza e immigrazione
Europei 2016: la candidatura dell'Italia
Un Decreto per valutare e gestire i rischi di alluvioni
Prodotti biologici: un nuovo logo per l'Unione europea
Aspettative, opinioni degli italiani sulla sanità
Patrimonio immobiliare della Difesa: una eredità di valore
Il Modello italiano di gestione di sicurezza e immigrazione
Le proposte normative e le attività operative sviluppate in questi ultimi anni dal Governo italiano per dare risposte alla domanda di sicurezza da parte della collettività sono state illustrate il 16 aprile scorso a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, con una pubblicazione curata dal ministero dell'Interno dal titolo 'Iniziative dell'Italia - Sicurezza, immigrazione e asilo'. Questi alcuni degli interventi messi in campo negli ultimi anni dal Governo secondo il 'modello italiano' di gestione della sicurezza e dell'immigrazione sul territorio nazionale: aggressione dei patrimoni illeciti, nuove misure anti racket e usura e contro infiltrazioni mafiose nel settore degli appalti, eco-mafia, criminalità transnazionale, terrorismo, criminalità informatica e pedopornografia on-line, patti per la sicurezza urbana, contenimento dell'immigrazione clandestina, tratta degli esseri umani, procedure per l'emersione dei rapporti di lavoro regolare con cittadini stranieri. Altre misure sono state adottate dal Governo per garantire la piena tutela dei minori stranieri, dei richiedenti asilo, l'accoglienza e l'integrazione dei cittadini stranieri. Numerosi i progetti promossi a livello locale finanziati con risorse del Fondo europeo per l'integrazione.
Dossier "Il Modello italiano di gestione sicurezza e immigrazione" http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/modello_italiano_sicurezza_immigrazione/
Europei 2016: la candidatura dell'Italia
Presentato a Palazzo Chigi il 13 aprile 2010 il dossier di candidatura dell'Italia agli europei di calcio del 2016. Il 28 maggio a Ginevra si svolgerà la cerimonia di presentazione della Candidatura e il Comitato Esecutivo UEFA assegnerà gli Europei 2016. Qualora fossero assegnati all'Italia, per il nostro "sistema Paese" i benefici ricadrebbero su occupazione, infrastrutture, sistema dei trasporti, accoglienza turistica, attrazione di investimenti esteri, crescita della visibilità e della reputazione internazionale del Paese, mentre per il "sistema Calcio" sarebbero, tra gli altri, stadi nuovi o ristrutturati ed innovazioni tecnologiche. Nel rispetto dei requisiti di candidatura indicati dalla UEFA, l'Italia ha inserito nel dossier 12 città. In caso di assegnazione all'Italia, la decisione finale sulle nove città ospitanti sarà ufficializzata dalla FIGC entro il mese di maggio 2011. Sono stati, inoltre, inseriti una serie di progetti legati al tema della responsabilità sociale per favorire attraverso il calcio lo sviluppo di temi sociali. La parola chiave del Torneo è la cultura del "Rispetto": rispetto verso l'ambiente, verso l'avversario, verso se stessi e la propria salute. Riguardo alla tutela ambientale, tutte le attività propedeutiche alla realizzazione di UEFA EURO 2016 sono state ideate con l'obiettivo di certificare la sostenibilità dell'evento e di garantire il minimo impatto sull'ecosistema delle singole città. L'obiettivo principale è dunque quello di realizzare non soltanto una "manifestazione perfetta", ma anche quello di lasciare un segno quanto mai importante nel calcio europeo.
Dossier "Europei 2016: la candidatura dell'Italia" http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/calcio_2016/index.html
Un Decreto per valutare e gestire i rischi di alluvioni
Ridurre i rischi e le conseguenze delle alluvioni: questo in sintesi l'obiettivo della direttiva europea attuata in Italia con il decreto legislativo n.49, entrato in vigore il 17 aprile 2010, che delinea le modalità di valutazione da parte delle Autorità di bacino distrettuali. Strumenti e obiettivi riguardano: cartografie aggiornate e confini dei bacini idro-grafici, la descrizione delle alluvioni avvenute in passato, la valutazione della possibilità che si verifichino nuovamente e lo studio di previsione delle potenziali conseguenze negative. Le autorità di bacino distrettuali e le regioni afferenti il bacino idrografico in coordinamento tra loro e con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, ciascuna per le proprie competenze, mettono a disposizione del pubblico la valutazione preliminare del rischio di alluvioni, le mappe della pericolosità nonché i piani di gestione del rischio di alluvioni previste. Le medesime autorità promuovono la partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati all'elaborazione, al riesame e all'aggiornamento dei piani di gestione. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare informa la Commissione europea delle decisioni prese e mette a disposizione, sul Portale cartografico nazionale, le relative informazioni.
Dossier "Un Decreto per valutare e gestire i rischi di alluvioni" http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/dlgs49_rischio_alluvioni/index.html
Prodotti biologici: un nuovo logo per l'Unione europea
A partire dal primo luglio 2010 un nuovo logo identificherà i prodotti biologici nell'Unione europea. Lo stabilisce il Regolamento della Commissione europea del 24 marzo 2010. Il logo sarà obbligatorio per tutti. Il logo, usato per integrare l'etichettatura, avrà il compito di garantire al consumatore la certezza che i prodotti acquistati sono realizzati seguendo la normativa europea di settore, o, nel caso di prodotti importati, secondo regole equivalenti o allo stesso modo rigide. In tal modo i consumatori potranno essere certi che: almeno il 95% degli ingredienti sono stati prodotti con metodo biologico; il prodotto è conforme alle regole del piano ufficiale di ispezione; il prodotto proviene direttamente dal produttore o è preparato in una confezione sigillata; il prodotto porta il nome del produttore, dell'addetto alla lavorazione o del venditore e il nome del codice dell'organismo di ispezione. Gli ingredienti biologici presenti nei prodotti alimentari non biologici possono essere riportati come biologici nell'elenco degli ingredienti, purché tali alimenti siano stati prodotti in conformità alla normativa relativa alla produzione biologica. Per i prodotti importati, invece, il logo sarà facoltativo.
Dossier "Un nuovo logo per i prodotti biologici dell'Unione europea" http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/logo_biologico/index.html
Aspettative, opinioni degli italiani sulla sanità
Gli Italiani sono soddisfatti dei servizi sanitari. È quanto evidenziano i risultati dell'indagine realizzata dal Censis - su commissione del Ministero della Salute - su aspettative, opinioni e valutazioni dei cittadini sulla sanità, presentati il 16 aprile, a Roma, dal Ministro della salute e dal Vicedirettore del Censis nel corso di una conferenza stampa. L'analisi dei dati raccolti evidenzia che per la maggioranza degli italiani si tratta di una relazione positiva, nell'ambito della quale il sistema dell'offerta sanitaria si dimostra capace di rispondere in larga misura alle aspettative e alle esigenze assistenziali dei cittadini. Il giudizio migliore spetta alle farmacie, i cui servizi sono di buona qualità per il 62% degli italiani, sufficienti per il 35%, mediocri o scarsi solo per il 2%. Il medico di medicina generale continua a rappresentare un elemento cardine del sistema di offerta e un referente di prossimità nel quale gli utenti ripongono grande fiducia. Positive anche le opinioni sui pediatri di libera scelta (promossi dal 90%). Seguono; laboratori di analisi pubblici, ambulatori e consultori pubblici, ospedali e pronto soccorso, strutture di riabilitazione pubbliche, assistenza domiciliare. Il sistema di offerta sanitaria si dimostra capace di rispondere in larga misura alle aspettative e alle esigenze assistenziali dei cittadini.
Dossier "Aspettative e opinioni degli italiani sulla sanità" http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/ricerca_censis_sanita/index.html
Patrimonio immobiliare della Difesa: una eredità di valore
Un vasto patrimonio immobiliare del ministero della Difesa italiano, comprendente siti ed infrastrutture sparsi sul territorio nazionale - quali depositi, caserme, forti e arsenali, molti dei quali risalgono alla seconda guerra mondiale o ad epoche precedenti - è pronto per essere dismesso. Le operazioni immobiliari che il Ministero della Difesa si appresta ad avviare riguardano beni di rilevante valore commerciale, in grado di offrire un ventaglio di possibilità di riconversione ad uso civile e di nuova costruzione, singoli edifici di particolare pregio architettonico o grandi strutture che si trovano ormai inglobati nel tessuto urbano delle più importanti città d'Italia. L' apertura al mercato immobiliare di tali beni risponde ad una duplice esigenza: da una parte, infatti, la riduzione quantitativa delle Forze Armate consente di fare a meno di una vasta tipologia di infrastrutture, dall'altra la necessità di razionalizzare il patrimonio immobiliare, adattandolo a nuovi requisiti di funzionalità, economia di gestione e operatività. È stato già avviato il lavoro di individuazione dei possedimenti demaniali che, in relazione alle loro caratteristiche strutturali, di posizione e di possibile utilizzazione commerciale, potrebbero essere immessi sul mercato.
Dossier "Patrimonio immobiliare della Difesa: una eredità di valore" http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/difesa_patrimonio_immobiliare/index.html