In questo numero:
Disegno di Legge comunitaria 2009
Nuove regole per l'uso dei sistemi di videosorveglianza
La Relazione sul Lavoro nero e il sommerso 2009
Direttiva Servizi: rafforzamento del mercato interno e diritti degli utenti
Stato dell'ambiente e minacce alle Biodiversità
Riordino del settore lirico-sinfonico
Disegno di Legge comunitaria 2009
La Camera dei Deputati ha approvato mercoledì 21 aprile 2010 il Disegno di legge recante "Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009". Queste, in linea di massima, le disposizioni contenute nei tre Capi nei quali è strutturato il provvedimento. Il I Capo illustra le procedure per l'adempimento degli obblighi comunitari mediante il conferimento di deleghe al Governo per il recepimento delle direttive entro il termine previsto da ciascuna direttiva, per l'adozione di disposizioni recanti sanzioni penali o amministrative per le violazioni di obblighi discendenti da provvedimenti comunitari, e per l'adozione di testi unici o codici di settore finalizzati al coordinamento delle disposizioni attuative delle direttive comunitarie, adottate sulla base delle deleghe contenute nel provvedimento, con le norme vigenti nelle stesse materie. Il Capo II riguarda le disposizioni di adempimento per il recepimento di direttive e specifici principi e criteri di delega legislativa. Altre norme riguardano, fra l'altro: la protezione delle acque dall'inquinamento derivante dalla produzione di deiezioni e lettiere avicole; le disposizioni riguardanti gli allergeni alimentari; il rafforzamento della tutela delle produzioni vinicole di pregio; la facoltà di vendere e somministrare bevande alcoliche in occasione di fiere, sagre, mercati ecc. Il Capo III prevede tre deleghe per l'attuazione di alcune decisioni-quadro adottate, riguardanti la lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti ecc.
Dossier "Disegno di legge comunitaria 2009" http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/legge_comunitaria_2009/
Nuove regole per l'uso dei sistemi di videosorveglianza
Varate dal Garante per la protezione dei dati personali le nuove regole alle quali soggetti pubblici e privati dovranno conformarsi per installare telecamere e sistemi di videosorveglianza. I cittadini che transitano in aree sorvegliate devono essere informati con cartelli visibili; I sistemi di videosorveglianza installati da soggetti pubblici e privati collegati alle forze di polizia richiedono uno specifico cartello informativo. Le telecamere istallate per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica invece non devono essere segnalate. Le immagini registrate possono essere conservate per un periodo limitato e fino ad un massimo di 24 ore (fatte salve speciali esigenze relative a indagini di polizia e giudiziarie); Per attività particolarmente rischiose è ammesso un periodo più ampio. Nei luoghi di lavoro è vietato il controllo a distanza dei lavoratori, sia all'interno degli edifici, sia in altri luoghi di prestazione del lavoro. Negli ospedali e luoghi di cura è vietata la diffusione di immagini di persone malate mediante monitor quando questi sono collocati in locali accessibili al pubblico. E' ammesso, in casi indispensabili, il monitoraggio dei pazienti ricoverati in particolari reparti (per es., rianimazione), ma l'accesso alle immagini è consentito solo al personale autorizzato e ai familiari dei ricoverati. Negli Istituti scolastici: è ammessa 'installazione di sistemi di videosorveglianza per la tutela contro gli atti vandalici, solo negli orari di chiusura.
Dossier "Nuove regole per l'uso dei sistemi di videosorveglianza" http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/regole_videosorveglianza/
La Relazione sul Lavoro nero e il sommerso 2009
Nel corso dell'audizione alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, il 29 aprile scorso, il Ministro del lavoro Sacconi ha illustrato l'indagine conoscitiva sui fenomeni distorsivi del mercato del lavoro, in particolare sul lavoro nero, il caporalato e lo sfruttamento della manodopera straniera. Da queste basi il Ministro ha tracciato la strategia di prevenzione e contrasto al fenomeno, a partire dal potenziamento della qualità delle ispezioni. L'Indagine offre dati significativi e utili all'individuazione dei metodi di lotta alle irregolarità nel mondo del lavoro e propone un'analisi a livello territoriale (Mezzogiorno, Centro, Nord) e un'analisi a livello settoriale (Agricoltura, Servizi, Edile, Industriale). I dati rilevano caratteristiche molto variabili sul territorio nazionale ma alcuni soggetti emergono per la costanza con cui sono coinvolti nelle irregolarità: donne e immigrati. I soggetti maggiormente esposti al lavoro irregolare sono infatti immigrati e il lavoro femminile è quello che presenta specificità e motivazioni tipiche: per quanto riguarda il sommerso, il 47,4% dell'occupazione irregolare totale riguarda le donne. Tra i dati rilevati attraverso le ispezioni realizzate nel 2009 (che hanno registrato un minor numero complessivo di ispezioni rispetto al passato) si registrano un numero molto alto di infrazioni, con un incremento del 61% di maxisanzioni sul lavoro in nero e 273% in più di violazioni in ambito di appalti. dunque meno ispezioni ma più mirate, tant'è che la selettività degli interventi ha portato a risultati inattesi.
Dossier "Lavoro nero e sommerso: la Relazione 2009" http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/contro_violazioni_lavoro/
Direttiva Servizi: rafforzamento del mercato interno e diritti degli utenti
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Direttiva sui servizi nel mercato europeo dedicata alle attività economiche di carattere imprenditoriale o professionale e diretta allo scambio di beni e alla fornitura di prestazioni. Obiettivo di questa Direttiva è quello di creare le condizioni necessarie per il completo esercizio della libertà di stabilimento e della libertà di prestazione di servizi in tutta l'Unione Europea,. Ciò assicura un rafforzamento dei diritti degli utenti e promuove la qualità dei servizi offerti e la cooperazione amministrativa tra gli Stati membri. Il decreto si applica a qualunque attività economica di carattere imprenditoriale o professionale svolta senza vincolo di subordinazione, diretta allo scambio di beni o alla fornitura di altra prestazione; alcuni settori, tuttavia, sono esclusi dall'ambito di applicazione. Per servizio deve intendersi qualsiasi prestazione, anche a carattere intellettuale, svolta in forma imprenditoriale o professionale, fornita senza vincolo di subordinazione e dietro retribuzione. Essendo espressione della libertà di iniziativa economica, le attività di servizi non possono essere sottoposte a limitazioni non giustificate o discriminatorie. Gli Stati, quindi, hanno l'obbligo di rivedere i regimi di autorizzazione esistenti e le relative procedure, alla luce dei principi di non discriminazione e di proporzionalità, eliminando o semplificando quei regimi non giustificati da un effettivo interesse pubblico o eccessivamente restrittivi.
Dossier "Rafforzamento mercato interno: recepita direttiva servizi" http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/direttiva_servizi/
Stato dell'ambiente e minacce alle Biodiversità
Minacce alla biodiversità, rischio sismico e franoso, aumento della temperatura media, ma anche di crescita del patrimonio naturale e forestale. Di questo si è discusso nel corso della presentazione dell'Annuario dei Dati Ambientali curato dall'ISPRA, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Dal rapporto emerge che la perdita della biodiversità procede a ritmi senza precedenti registrando un aumento del numero di specie a "rischio estinzione" nel nostro Paese, ritenuto il custode del maggior numero di specie animali in Europa. Pressoché dimezzate, in 25 anni, 33 varietà di uccelli tipiche degli ambienti agricoli. Le minacce alla biodiversità non risparmiano neanche le specie vegetali: il 15% delle piante superiori e il 40% delle piante inferiori sono in pericolo. Tuttavia, le conoscenze in merito alle entità vegetali sono ancora incomplete, ma si stima che a rischio siano 772 specie di epatiche, muschi e licheni e 1.020 piante vascolari. Dati, questi, su cui riflettere con urgenza, come dimostrato dalla volontà delle Nazioni Unite di proclamare proprio per il 2010 l'Anno Internazionale della Biodiversità. Tuttavia, le conoscenze in merito alle entità vegetali sono ancora incomplete, ma si stima che a rischio siano 772 specie di epatiche, muschi e licheni e 1.020 piante vascolari. Dati, questi, su cui riflettere con urgenza, come dimostrato dalla volontà delle Nazioni Unite di proclamare proprio per il 2010 l'Anno Internazionale della Biodiversità.
Dossier "Stato dell'ambiente e minacce alle Biodiversità " http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/biodiversita_minacce/
Riordino del settore lirico-sinfonico
È in vigore dal 1 maggio 2010 il decreto-legge 30 aprile 2010, n. 64, pubblicato nella GU n. 100 del 30 aprile 2010, recante "Disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali". Su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, il Governo modifica l'attuale assetto delle fondazioni lirico-sinfoniche, attenendosi ai seguenti criteri: a) razionalizzazione dell'organizzazione e del funzionamento, sulla base dei principi di efficienza, corretta gestione, economicità ed imprenditorialità; b) individuazione degli indirizzi ai quali dovranno improntarsi le decisioni attribuite all'autonomia statutaria di ciascuna fondazione; lo statuto di ciascuna fondazione e le relative modificazioni sono approvati dal Ministro per i beni culturali, di concerto con il Ministro dell'economia; c) previsione di forme adeguate di vigilanza sulla gestione economico-finanziaria; d) rideterminazione dei criteri di ripartizione del contributo statale, per incentivare il miglioramento dei risultati relativi alla gestione; e) contrattazione collettiva secondo una disciplina organica; f) eventuale previsione di forme organizzative speciali per le fondazioni lirico-sinfoniche (in relazione alla loro peculiarità, rilevanza internazionale, capacità produttive); con attribuzione al Ministro per i beni culturali, di concerto con il Ministro dell'economia, del potere di approvazione dello statuto e delle relative modifiche.
Dossier "Riordino del settore lirico-sinfonico" http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/decreto_enti_lirici/