13/05/2010. ANDRIA - TRATTURI: IN DIRITTURA D'ARRIVO IL PIANO COMUNALE.
E’ in dirittura d’arrivo il Piano comunale dei Tratturi. Il Comune di Andria, tramite l’Ufficio Pianificazione del Territorio, ha provveduto a redigere una proposta di Piano Comunale dei Tratturi, tenendo presente le linee guida appositamente emanate, incaricando l’ing. Riccardo Ruotolo per le sue conoscenze specifiche e storiche del territorio.
L’iter seguito è stato il seguente: due conferenze di servizio (una preliminare nell’anno 2008 e la seconda decisoria nel 2009); acquisizione dei pareri, tutti favorevoli (Soprintendenza archeologica di Taranto; Soprintendenza Beni architettonici e paesaggistici di Bari; Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici; Parco Nazionale dell’Alta Murgia; Parco Regionale dei Tratturi di Foggia; Provincia di Bari e Comuni limitrofi); attivazione procedura di Vas/Valutazione ambientale strategica; pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia del 25 Marzo 2010, dell’avviso di deposito della procedura Vas presso la sede dell’Ufficio Pianificazione del Territorio (Andria, piazza Trieste e Trento).
L’Area Comunicazione del Comune ha reso noto che “di tale pubblicazione, chiunque può prenderne visione e presentare eventuali osservazioni entro il 25 maggio 2010.
La pubblicazione è consultabile sul sito del Comune di Andria ( www.comune.andria.bt.it), nella sezione Settore Pianificazione del Territorio.
Ottenuto il parere da parte della Regione Puglia, entro settembre 2010, la proposta andrà all’attenzione del consiglio comunale.
Il Piano dei Tratturi censisce i tronchi armentizi (tratturi, tratturelli e bracci), individuando quelli che conservano, anche se in parte, l’originaria consistenza, per i quali si conferma il vincolo archeologico.
Il lavoro dell’ing. Riccardo Ruotolo ha permesso di censire quattro tronchi armentizi: Tratturo Barletta-Grumo, Tratturello Canosa–Ruvo, Tratturello Via Traiana, Braccio Canosa–Monte Carafa. Il Tratturello, per il quale la proposta di Piano conferma il vincolo archeologico, è, appunto, il Canosa–Ruvo.
MICHELE PALUMBO Fonte: La Gazzetta del Nord Barese Giovedì 13 maggio 2010
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