13/05/2010. BISCEGLIE - RIPALTA: STOP ALLA DEMOLIZIONE DEI MURETTI A SECCO.
A Ripalta, laddove ci sono le grotte naturali scavate dall'azione erosiva del mare, i volontari del Wwf hanno scoperto quello che si può definire uno scempio ambientale. I muretti a secco imponenti e secolari sono stati demoliti col pretesto di realizzare un progetto di difesa, recupero e fruibilità di un ampio tratto impervio del litorale di Bisceglie.
L'intervento radicale, appaltato dalla Provincia di Bari nel 2008, non ha però convinto le guardie ambientali del Wwf Puglia e di Bisceglie che hanno informato i militari del Roan (Reparto operativo aeronavale) della guardia di finanza di Bari. Ne è scaturita un'indagine delle "fiamme gialle" che hanno acquisito la relativa documentazione nell'ufficio tecnico comunale e trasmesso un'informativa al sostituto procuratore della Repubblica di Trani, An tonio Savasta.
Dopo i controlli i lavori sono stati sospesi, ad eccezione di quelli per il ripristino dei muretti a secco in attesa della valutazione del caso da parte della magistratura. Il progetto in questione fa parte del piano di attuazione della Provincia di Bari e degli interventi previsti dal programma regionale per la tutela dell'ambiente.
Le autorizzazioni di enti e autorità competenti ci sarebbero tutte. Ma qualcosa non ha convinto i finanzieri.
"Per chi ha conosciuto, vissuto e amato le bellezze della zona di Ripalta sconsigliamo il sopralluogo, perchè i lavori interessano la conca naturale ed hanno già modificato i luoghi, abbattendo i muri a secco secolari, dissotterrando le chianche e spazzando a colpi di ruspa tutta la flora alofila del sito che ricade nell'Oasi di protezione Torre Calderina - spiega Pasquale Salvemini, coordinatore regionale del Wwf - laddove secondo il Piano Putt Puglia non sono autorizzabili piani e/o progetti e interventi comportanti grave turbamento alla fauna selvatica e modificazioni significative dell'ambiente, le arature profonde e i movimenti di terra che alterino in modo sostanziale e/o stabilmente la morfologia del sito".
Da molti anni il Wwf si batte per la tutela di questa località di interesse naturalistico. Alla fine degli anni '80 furono realizzati anche degli interventi opinabili di consolidamento ed alcune grotte furono ingabbiate con grate di ferro.
"Di questo nuovo progetto della Provincia di Bari ne avemmo notizia nel 2006 solo attraverso la stampa - aggiunge il dott. Mauro Sasso, responsabile del Wwf di Bisceglie - legittimamente incuriositi ne chiedemmo copia all'ex assessore all'ambiente della giunta Divella, la prof.ssa Marchetti, inoltrammo ben tre istanze senza mai ottenere perlomeno la visione del progetto e non avendo ricevuto alcun riscontro decidemmo comunque di inoltrare alla Provincia di Bari le nostre osservazioni sulla Zona Pantano-Ripalta, nelle quali affermavamo con argomentazioni fondate e documentate la nostra assoluta contrarietà a qualsiasi intervento sulla costa ora sarà la magistratura a valutare ma lanciamo un appello affinché sia bloccata questa trasformazione irreversibile della costa".
LUCA DE CEGLIA Fonte. La Gazzetta del Nord Barese Giovedì 13 maggio 2010
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