Corsi utili anche per trovare un impiego

Il mondo del restauro è sconfinato proprio perchè la bellezza di una opera d'arte non può avere alcuna delimitazione «spazio - temporale». È interessante sapere che una delle notizie più antiche circa un intervento di restauro risale al III sec. a.C., infatti, «il decreto di Chio del 322 a.C.» fa presente l'opportunità di provvedere alla pulitura periodica di una statua.

Forti di questo convincimento al Centro Servizi Formativi En.A.i.P., da poco è iniziato una formazione delle figure professionali del mondo del restauro dei beni Culturali. Il Centro Servizi Formativi Enaip - Puglia di Barletta, è ubicato nella splendida struttura dell'ex convento di San Domenico, in Corso Cavour e si rivolge a tutti coloro che desiderano accostarsi al mondo dell'arte. A capo di questa struttura, l'infaticabile direttore Ruggiero Lamacchia.

Lamacchia «pater familias» di questa questa struttura a fine ottobre ha dato inizio ad un corso che formerà oltre 100 giovani rendendoli edotti nella nobile arte del restauro. Cinque i corsi in fase di svolgimento, e alla fine di essi, a tutti i partecipanti saranno riconosciute le qualifiche di competenza. I corsi interessano i restauri di manufatti lignei, dipinti su tela, manufatti lapidei, murali e i corsisti approfondiranno materie come la chimica, fìsica, microbiologia, tecniche di esecuzione, storia dell'arte e tanto altro. A seguire gli allievi una nutrita equipe di esperti coordinati da Fabrizio Vona direttore del laboratorio di restauro della Soprintendenza per il patrimonio storico artistico demoantropologico delle provincie di Bari e Foggia.

«Come appare ben chiaro, il fermo intento di questi corsi è quello sì di fare scaccomatto nei confronti delle difficoltà occupazionali attuali, fornendo i giusti strumenti per l'inserimento di giovani competenti nel mondo del lavoro», dichiara convinto il direttore Lamacchia.

Tra gli ultimi lavori eseguiti è importante citare l'intero apparato decorativo lapideo esterno della Chiesa di San Pietro (restauratore Azzurra Garzone), il completamento degli altari in stucchi policromi della Chiesa di S. Antonio (restauratore Cosimo Cilli), sulle preziose sculture lignee e comici ( restauratrice Anna Maria Riefolo), dipinti su tela (restauratore Cilli Cosimo), nonché su importanti manufatti lapidei del museo civico e il portale della Chiesa di Santa Lucia (restauratrice Chiara Muschitiello).

Giuseppe Dimiccoli

dimiccoli@gazzettamezzogiorno.it

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 08/12/2005