07/06/2010. BARLETTA - "BOLLE DI SAPONE": L'EX GENERALE GAETANO NANULA PRESENTA ALLA SUA CITTA' IL VOLUME DI RACCONTI AUTOBIOGRAFICI.
"Nella vita di un pubblico ufficiale l'eventualità d'imbattersi in situazioni che richiedono comprensione è molto elevata. Questo perché le vicende umane di ciascuno non dipendono solo dall'individuo, ci sono situazioni molto complesse che richiedono comportamenti di grande responsabilità", alla luce di questa filosofia, che ne ha contrassegnato la brillante carriera di generale della Guardia di Finanza, Gaetano Nanula spiega i fatti e i personaggi protagonisti del suo libro “Bolle di sapone”.
Il testo della Giunti editore è stato presentato nel corso di una serata introdotta da Renato Russo e organizzata dalla sezione di Barletta della Società di Storia patria per la Puglia “Salvatore Santeramo”.
Si tratta di diciassette racconti brevi e incisivi, prevalentemente autobiografici che svelano una personalità poliedrica. Uno sguardo autorevole, disincantato ma nel contempo rispettoso si poggia su "uomini stanchi per le notti insonni passate a contrabbandare sigarette, donne grasse dagli occhi vivaci e con gonne dai colori vivaci, gente povera che cerca di sbarcare il lunario".
Si tratta, come ha puntualizzato Nanula di persone realmente incontrate nello svolgimento del lavoro di ogni giorno, "dietro i quali si cela un’odissea, una storia non fortunata che merita immedesimazione e attenzione". Dai brani letti pubblicamente con appassionato trasporto da Carmela Dimastromatteo Picardi emerge anche la figura di un uomo attaccato alla sua terra e agli amici di un tempo.
A tale proposito ha emozionato tutti i presenti la lettura del racconto “Ancora insieme” dedicato al compianto amico Giuseppe Rizzi, consigliere di Stato e uomo di legge stimato e apprezzato.
Il generale ricorda le passeggiate estive "al braccio ghiaioso del porto" e l’incontro con "una calda umanità, uomini di antichi mestieri" che trasformavano quelle brevi giornate di soggiorno estivo a Barletta in sensazioni indimenticabili.
"È un racconto scritto con il cuore – ha sottolineato Nanula con il rimpianto che, finito il tempo degli impegni lavorativi, avremmo potuto dedicarci insie me a tante altre cose".
Nel libro del generale vi è spazio anche per i ricordi più intimi, come quello del padre, cui è dedicato il racconto "La porta dell’eternità" che si chiude con la speranza e la gioia di un nuovo incontro. "Ho letto e riletto il libro - spiega il presidente cittadino della Società di Storia Patria Biagio Cavaliere - in quanto risulta molto coinvolgente, è facile immedesimarsi e condividere il pensiero profondo dell’autore". "Dal testo si coglie una sensibilità e un’attenzione che sfuggiva a chi è sempre stato abituato a vedere nel generale Nanula solo un autorevole esponente delle forze dell’ordine", ha detto il sindaco Nicola Maffei. Racconti mai banali, di una leggerezza serena, come le "bolle" del titolo, legati da un filo conduttore alto: "La legge che deve dominare tutti noi è quella dell’amore – ha concluso il generale - ci credo profondamente e nonostante tutto".
MARINA RUGGIERO
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese Lunedì 7 giugno 2010
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