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15/06/2010.  NOTIZIE DAL GOVERNO NEWSLETTER ANNO XI N. 23 DEL 16 GIUGNO 2010.

In questo numero:


Donne e pubblico impiego: equiparazione età pensionabile


Identità, incontro ed educazione per un modello italiano di integrazione


Norme accessibilità: nuovi requisiti


Monitoraggio lavoro flessibile


Disturbi alimentari


Prestiti personali: le clausole vessatorie penalizzano i consumatori


Donne e pubblico impiego: equiparazione età pensionabile


A seguito della sentenza della Corte europea che condanna l'Italia per discriminazione tra uomo donna in materia di età pensionabile, il Consiglio dei Ministri del 10 giugno scorso ha approvato una norma che innalza l'età pensionabile delle donne del pubblico impiego a 65 anni a partire dal 1° gennaio 2012. La norma prende la forma di un emendamento da presentare in sede di conversione del decreto- legge sulla manovra finanziaria ??anti-crisi? attualmente all'esame del Senato. Il sacrificio che l'Europa chiede alle dipendenti statali italiane sarà compensato da un investimento nei servizi alla famiglia, nelle strutture per l'infanzia e nella non-autosufficienza. Ho chiesto e ottenuto - ha dichiarato il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri - che i risparmi liberati dall'innalzamento dell'età pensionabile siano destinati a interventi reali che permettano alle lavoratrici di conciliare con meno difficoltà la vita professionale con quella familiare. L'equiparazione - ha tenuto a precisare il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Maurizio Sacconi - riguarda unicamente le dipendenti del settore pubblico. Da qui al 2019 saranno, secondo i calcoli del Ministro del Lavoro, circa 25 mila le donne interessate.


Dossier "Donne pubblico impiego: equiparazione età pensionabile" http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/pensione_pi_equiparazione/index.html


Identità, incontro ed educazione per un modello italiano di integrazione


Acquisire la conoscenza di base della lingua italiana e una sufficiente conoscenza della cultura civica e della vita civile in Italia, con particolare riferimento ai settori della sanità, della scuola, dei servizi sociali, del lavoro e degli obblighi fiscali, assolvere il dovere di istruzione dei figli minori; conoscere l??organizzazione delle istituzioni pubbliche. Sono questi i doveri che i cittadini stranieri, che richiedono per la prima volta il permesso di soggiorno nel nostro Paese, si impegnano a rispettare con la stipula dell' Accordo di Integrazione. I criteri e le modalità per la sottoscrizione dell'Accordo sono disciplinati da uno schema di regolamento approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 20 maggio scorso, insieme al Piano nazionale per l??integrazione nella sicurezza - Identità e incontro che riassume la strategia del Governo in materia di politiche di integrazione, individuando le principali linee di azione e gli strumenti da adottare per promuovere un efficace percorso integrativo degli stranieri immigrati, coniugando accoglienza e sicurezza nel rispetto delle procedure previste dalla vigente legislazione. L'accordo, articolato per crediti da conseguire nel periodo di validità del permesso di soggiorno, dovrà essere sottoscritto, presso lo sportello unico per l'immigrazione o la questura, dai cittadini stranieri con età compresa tra i 16 e i 65 anni.


Dossier ??Identità, incontro ed educazione per un modello italiano di integrazione? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/integrazione_sicurezza/index.html


Norme accessibilità: nuovi requisiti


Il ministero per la pubblica amministrazione e l??innovazione, a seguito dell'emanazione delle nuove raccomandazioni internazionali da parte del W3C (World Web Wide Consortium) e dell'invito esteso ai 27 paesi membri da parte della Commissione europea di adottare tali raccomandazioni, ha aggiornato il documento che raccoglie i "Requisiti tecnici e i diversi livelli per l'accessibilità agli strumenti informatici". L??obiettivo è quello di garantire a tutti gli utenti la massima accessibilità alle informazioni e piena fruibilità dei servizi on line nella Pubblica Amministrazione. I requisiti tecnici si applicano a: siti Web; applicazioni realizzate con tecnologie Web; documenti resi disponibili sui siti Web; materiale formativo e didattico di natura digitale utilizzato nelle scuole di ogni ordine e grado. Inoltre, nel caso di materiali didattici e formativi basati su tecnologie Web, oltre alla conformità ai requisiti tecnici descritti è richiesta la conformità anche a quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 30 aprile 2008 sulle ??Regole tecniche disciplinanti l??accessibilità agli strumenti didattici e formativi a favore degli alunni disabili". Nell'utilizzo delle tecnologie di base è obbligatorio rispettare i seguenti vincoli: è obbligatorio dichiarare esplicitamente, quando previsto, la grammatica formale adottata, è vietato l'utilizzo degli elementi, degli attributi e delle funzioni definiti deprecati nella specifica della grammatica formale adottata, il codice impiegato deve essere valido rispetto alla grammatica formale adottata.


Dossier ?Nuovi requisiti e punti di controllo per l??accessibilità? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/accessibilita_requisiti/


Monitoraggio lavoro flessibile


Realizzare la piena trasparenza sugli aspetti che attengono all'organizzazione degli uffici e all'utilizzo delle risorse umane e finanziarie come strumento di ??trasparenza? nelle pubbliche amministrazioni. Questo il senso della Direttiva sul Monitoraggio del lavoro flessibile, pubblicata nella GU n. 128 del 4 giugno 2010, che interviene sul tema dell??utilizzo delle tipologie di lavoro flessibile, non solo per gli aspetti connessi l??organizzazione del lavoro e degli uffici, ma anche per le implicazioni che ne derivano sul piano politico, economico e sociale. Entro il 31 dicembre di ogni anno, sulla base di apposite istruzioni fornite con direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, le amministrazioni redigono un analitico rapporto informativo sulle tipologie di lavoro flessibile utilizzate che trasmettono ai nuclei di valutazione o ai servizi di controllo interno, nonchè alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica che redige una relazione annuale al Parlamento. Oggetto della rilevazione sono: i contratti di lavoro a tempo determinato; gli incarichi dirigenziali con contratto di lavoro a tempo determinato; i contratti di formazione e lavoro; i rapporti formativi: tirocini formativi e di orientamento; i contratti di somministrazione di lavoro, le prestazioni di lavoro accessorio e i contratti di inserimento; i contratti di lavoro autonomo nella forma della collaborazione coordinata e continuativa e gli accordi di utilizzazione di lavoratori socialmente utili.


Dossier ??Monitoraggio del lavoro flessibile? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/monitoraggio_lavori_flessibili/


Disturbi alimentari


La prima mappa completa dei Centri per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare in Italia e i risultati di un anno di lavoro degli sportelli on-line di supporto per i giovanissimi affetti da anoressia e bulimia: queste alcune delle iniziative presentate il 9 giugno scorso presso la sala stampa di Palazzo Chigi, dal Sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, e dal Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. Le iniziative si inseriscono nel progetto ??Le Buone Pratiche di cura nei disturbi del comportamento alimentare?, realizzato di concerto tra i due ministeri e affidato alla regione Umbria, capofila del progetto, nel quadro del Protocollo di Intesa ??Guadagnare Salute? finalizzato a promuovere campagne informative ed azioni che mirano a modificare i comportamenti dannosi per la salute. Per chi soffre di disturbi dell??alimentazione, come anoressia e bulimia, rivolgersi al più presto ai centri specializzati nella diagnosi e nella cura può fare la differenza. Per questo motivo, l??obiettivo chiave del progetto è stato quello di realizzare una mappa dei servizi specificamente dedicati al trattamento dei disturbi del comportamento alimentare, rispondenti a requisiti di scientificità, da un lato per informare il cittadino sulle possibilità di trattamento offerte a livello nazionale e, dall??altro, di fornire alle Istituzioni indicazioni sulle necessità di potenziamento dell??offerta terapeutica.


Dossier ??Disturbi alimentari: on line la mappa dei servizi ?? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/disturbi_alimentari/


Prestiti personali: le clausole vessatorie penalizzano i consumatori


Fare ricorso al prestito può rilevarsi un mezzo assai rischioso per le famiglie italiane indebitate, anche per chi è costretto in periodo di crisi. E' quanto emerge dall'esame delle clausole vessatorie identificate nei contratti più diffusi dalle Camere di Commercio di Milano e di Monza e Brianza. Nel parere in materia di clausole vessatorie nei contratti di prestiti personali e mediazione creditizia, realizzato dalle Camere di Commercio che hanno esaminato i contratti di diversi fornitori, sono state rilevate decine di clausole vessatorie che penalizzano i consumatori, come le penali eccessive previste in caso di mancato pagamento (300 euro su mille di prestito, pari al 33%) o comunque penali che sono applicate alla singola rata non pagata e non all'intero debito. Il parere è stato presentato lo scorso 11 giugno al convegno "Soldi in prestito, contratti fuorilegge" organizzato dalla Camera di Commercio di Milano e di Monza e Brianza, il giorno successivo all'approvazione, in via preliminare dal Consiglio dei Ministri, dello schema di decreto legislativo di attuazione della Direttiva sul credito al consumo (Direttiva 2008/48/CE). Per i consumatori, con lo schema di decreto legislativo di attuazione della Direttiva sul credito al consumo, ci saranno comunque numerose novità, soprattutto in relazione alla trasparenza delle condizioni contrattuali e la correttezza degli intermediari, nonché degli agenti e dei mediatori finanziari.


Dossier ??Prestiti personali: le clausole vessatorie penalizzano i consumatori? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/credito_clausole_vessatorie/


 






 

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