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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

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16/06/2010.  ANDRIA - L'OSPEDALE VECCHIO FRA I "LUOGHI DEL CUORE" DA SALVARE NEL CENSIMENTO NAZIONALE DEL FAI.

«Salviamo lâ??ospedale vecchio di via Quarti ad Andria»: è questo lâ??appello che ha lanciato la delegazione del Fai/Fondo per lâ??ambiente italiano di Andria-Trani-Canosa di Puglia.


Un appello che è anche un impegno. Un impegno per tutti gli andriesi. Il Fai ogni due anni indice ed organizza un censimento nazionale chiamato â??i luoghi del cuoreâ?. I luoghi, cioè, che i cittadini amano e che, invece, rischiano di scomparire perché aggrediti dallâ??abbandono, dallâ??incuria, dal degrado.


Il censimento del Fai ha la finalità di sollecitare le Istituzioni locali e nazionali competenti a rendersi realmente conto del vivo interesse dei cittadini nei confronti delle bellezze del Paese e a mettere a disposizione le forze necessarie per salvaguardarle. Il censimento, comunque, è anche il mezzo e lâ??occasione per intervenire direttamente, dove questo sia possibile, nel recupero di uno o più beni votati.


Questâ??anno la delegazione Fai Andria-Trani-Canosa di Puglia ha voluto segnalare lâ??edificio dellâ??ospedale vecchio di via Quarti, un sito che si trova nel centro antico di Andria. Il vecchio ospedale di via Quarti ha alle spalle una storia e un prestigio considerevoli, essendo stato in passato centro di vita cittadina.


Nel XIV secolo, infatti, faceva parte del convento delle clarisse con la vicina chiesa di Santa Chiara, poi fu acquisito dalla famiglia patrizia dei Volponi e divenne abitazione privata. Alla fine del XVII secolo fu acquistato dal vescovo andriese Andrea Ariano e destinato a primo seminario vescovile. Per un breve periodo di tempo divenne daccapo unâ??abitazione privata, questa volta della famiglia Marchio, quindi nel 1838 il vescovo Giuseppe Cosenza lo adibì ad ospedale con la cappella. Un ospedale con tre stanze e i 26 posti letto. E tale funzione di ospedale è rimasta sino al 1938, quando cioè furono conclusi i lavori di realizzazione del nuovo ospedale civile di Andria, dedicato al generale â??Lorenzo Bonomoâ?.


Da quella data, lâ??immobile di via Quarti ha avuto varie destinazioni fino ad essere abbandonato e murato per impedire lâ??accesso di estranei.


Una delle socie del Fai e promotrice dellâ??impegno cittadino a favore dei luoghi del cuore, la prof.ssa Nunzia Sgaramella, ha sottolineato che «I cittadini sono invitati a segnalare lâ??ospedale vecchio di via Quarti sul sito internet www.iluoghidelcuore.it o presso postazioni di raccolta che verranno rese pubbliche».


Il vecchio ospedale di via Quarti ad Andria (che, comunque, meriterebbe di essere recuperato, restaurato e valorizzato indipendentemente dal risultato dellâ??iniziativa del Fai), proprio per la sua storia, la sua funzione e la sua architettura ben rappresenta e si inserisce nellâ??iniziativa del Fai (è possibile, oltre che via internet, segnalare il sito grazie a cartoline disponibili presso le filiali della banca Intesa San Paolo) che, infatti, chiede di «Far conoscere quei luoghi inconfondibilmente italiani, noti o sconosciuti, potenzialmente a rischio o da restaurare, visitati o da valorizzare, che rappresentano il nostro Paese e lo raccontano; quei luoghi legati alla tradizione e alle radici che custodiscono la nostra identità, che esprimono lâ??immagine che lâ??Italia ha o che vorremmo avesse nel mondo». Si può segnalare il vecchio ospedale di via Quarti (on-line, con le schede-firme o con le cartoline) sino al prossimo 30 settembre.


MICHELE PALUMBO


Fonte: La Gazzetta del Nord Barese Mercoledì 16 giugno 2010


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