Ora, finalmente, hanno un «posto» dove e' possibile andare a salutarli e deporre un fiore. Un monumento che permette di ricordare una delle pagine piu' tragiche della storia della Marina Militare italiana.
E' stato inaugurato nei giorni scorsi nel porto di Barletta un monumento per ricordare i 7 marinai barlettani morti nell'affondamento della Corazzata Roma il 9 settembre del 1943.
I loro nomi, ora scolpiti sul monumento, sono Raffaele Dell'Aquila, Giuseppe Capogna, Ruggiero Gorgoglione, Leonardo Sarcinelli, Mauro Mazzola, Carmelo Lattanzio, Francesco Gissi.
A presenziare allo solenne cerimonia il prefetto della provincia di Barletta Andria Trani Carlo Sessa, il sindaco di Barletta Nicola Maffei, il comandante del porto Giuseppe Stola, il Delegato Regionale dell'Anmi Ammiraglio Giuseppe Ciulli, il presidente del gruppo di Barletta Sebastiano Lavecchia, quello onorario Pasquale Pedico, Antonio Maggi responsabile dell'Ufficio di Barletta dell'Autorita' portuale del Levante e altre autorita' civili e militari.
Tra i presenti anche Renzo Valentini, ufficiale di Marina in congedo, sbarcato dalla Corazzata Roma il giorno precedente l'affondamento. Alle 9 mons. Giuseppe Paolillo aveva presieduto nella Chiesa di S. Andrea una solenne cerimonia religiosa per ricordare i 7 barlettani ma anche gli altri caduti del mare, durante la quale ha evidenziato la necessita' che i giovani imparino dal sacrificio di chi li ha preceduto l'importanza dei valori della patria, della solidarieta', del servire.
Poi le autorita' si sono spostate in mare dove, appena fuori dal porto, il personale della Motovedetta CP 845 della Guardia Costiera ha lanciato una corona in mare, benedetta da Don Pino, a memoria dei caduti che riposano negli abissi, accompagnata dalla immancabile preghiera del marinaio.
Quindi tutti sono ritornati sulla banchina Ammiraglio Casardi del porto per la breve ma intensa cerimonia dello scoprimento; l'emozione e' stata grande quando la bandiera nazionale, sollevata dalle due patronesse Giovanna e Franca, ha fatto posto al marmo collocato ad imperitura memoria dell'equipaggio perito nell'affondamento della corazzata nel golfo dell'Asinara.
Il sindaco Maffei ha sottolineato l'importanza del tramandare anche questa pagina di storia, che conferma il contributo di sangue di Barletta alla patria, alle soglie delle celebrazioni dei 150 anni dall'unita' d'Italia.
Momenti di commozione sono stati vissuti, con il rievocare quei tragici eventi, da parte del superstite barese della Corazzata Roma, la medaglia d'argento Vincenzo Petruzzellis, la moglie e il figlio del marinaio Mauro Mazzola ed il fratello del marinaio Giuseppe Capogna, presenti all'evento.
Accanto al gonfalone della citta' di Barletta, decorato di medaglia d'oro al valor militare e civile, spiccava il medagliere della Marina Militare italiana composto di 239 medaglie d'oro e sei croci al valore di Marina, con l'occasione inviato dal Comando in Capo della Marina Militare di Taranto, ma anche quello dell'Istituto del Nastro Azzurro di Bari.
GIUSEPPE DIMICCOLI
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese Sabato 19 giugno 2010
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