20/06/2010. ANDRIA - CASTEL DEL MONTE SULLA COPERTINA DI UN LIBRO DI STORIA.
Nuovo, importante e significativo successo per Castel del Monte. Il castello federiciano è divenuto la copertina di un volume di storia, di un testo scolastico.
Certo, la foto di Castel del Monte compare tantissime volte nei libri scolastici, soprattutto in quelli di storia, quando si parla di Federico II di Svevia.
Ma questa volta è diverso: si tratta della copertina. I libri di testo di storia per le classi del triennio sono, appunto, tre, con questa (per ora) scansione: la storia che va dal 1300 (ma sarà dal Mille) al 1650, gli eventi che si sviluppano tra la seconda metà del Seicento e la fine dell’Ottocento, infine il Novecento.
Gli autori e le case editrici, seguendo l’impo - stazione base del corso, rifacendosi ai concetti portanti della storiografia seguita, sintetizzando le linee fondamentali del divenire storico, individuano così o tre personaggi o tre situazioni o tre luoghi che vanno a simboleggiare le epoche contenute e raccontate dai tre volumi.
E così si possono trovare Lorenzo il Magnifico, Napoleone e Gandhi, o le tre caravelle di Colombo, l’illustrazione della dichiarazione d’indipendenza americana, i grattacieli di Chicago. Alcuni libri hanno in copertina una carrozza (primo volume), una locomotiva, (secondo), un’automobile (terzo).
A volte c’è un porto pieno di mercanti, poi la folla della rivoluzione francese e quindi lo sbarco in Normandia. In alcuni casi basta addirittura una lettera, la S di Storia: nelle tre copertine cambia il carattere della lettera, carattere che, nelle sue forme, indica epoche diverse.
Il corso di storia “Di fronte alla storia” di G.B.Palumbo editore (Palermo), autori Cataldi, Abate, Luperini, Marchiani e Spingola, nelle copertine dei tre volumi è caratterizzato da tre costruzioni: la sinistra torretta di Auschwitz (terzo volume, 1914-oggi), La torre Eiffel (secondo volume, 1648-1914) e, appunto, Castel del Monte (primo volume, 1100-1648).
Castel del Monte, dunque, non più simbolo di una città o di un imperatore. Ma di un’epoca.
MICHELE PALUMBO Fonte: La Gazzetta del Nord Barese Domenica 20 giugno 2010
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