Grotte antichissime di enorme interesse geologico, cunicoli di grande bellezza che si insinuano nel cuore della terra fino a circa 100 metri di profondità. Sono i tesori dell'immenso complesso carsico scoperto la scorsa primavera dal maresciallo dei carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico Michele Montenero in una cava in contrada Porcili a Minervino Murge e appena sottoposti a tutela dalla Regione. L'area, sequestrata dalla Procura di Trani perché la cava era sprovvista dell'autorizzazione per l'attività estrattiva, è vasta circa otto ettari come si vede dalle immagini girate dall'elicottero dagli stessi carabinieri. Fino ad ora sono state individuate ed esplorate dagli speleologi del Cars di Altamura, su incarico del sostituto procuratore Antonio Savasta, sei cavità, ma è probabile che ce siano altre con imbocchi ostruiti. Si tratta insomma di un sistema carsico esteso sottoterra per diversi chilometri e risalente a circa 50-60mila anni fa. Il paragone con le grotte di Castellana viene subito alla mente, anche se gli esperti si sono affrettati a precisare che ci sono un paio di differenze: le concrezioni calcaree sono forse meno spettacolari e l'estensione in verticale ne rende più difficile la visita. Ciò non esclude che il sistema di grotte possa rappresentare una grande risorsa per il territorio, anche perché potrebbe servire per raccontare tutta la storia geologica della Murgia.