Proseguono i "salvataggi" di opere d'arte. L'affresco di San Cristoforo tornerà a risplendere a cielo aperto nel cuore del centro storico di Bisceglie.

È stato salvato da una penosa incuria ed il 9 luglio, alle ore 18.30, sarà tirato giù il telone ed inaugurato dopo il restauro nel bicentenario della sua realizzazione.

Infatti a dipingerlo nel 1809 fu l'artista molfettese Vito Calò su un'edicola votiva monumentale esterna alla facciata della Cattedrale.

A dare la sacralità all'evento con la sua benedizione sarà l'arcivescovo di Trani-Barletta e Bisceglie, mons. Giovan Battista Pichierri.

L'affresco, che era stato martoriato sia dagli agenti atmosferici che dagli incendi dolosi di automobili parcheggiate nelle sue vicinanze, è stato curato dalla restauratrice biscegliese Agnese Sasso.

A finanziare l'opera, promossa dall'associazione per la difesa del centro storico (presieduta dal notaio Pietro Consiglio), è stata principalmente la Banca Carime.

Nella stessa serata presso il museo diocesano seguirà il convegno sul tema: «Il dipinto, il restauro, l'autore, il contesto», con l'introduzione del dott. Consiglio e gli interventi di mons. Pietro Amato, direttore della sezione lateranense dei musei vaticani, del dott. Rug giero Mar tines, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia, del dott. Andrea Pisanò Massamor mile, presidente di Banca Carime e del sindaco Francesco Spina.

L'affresco riveste una particolare importanza anche perché è una riproduzione di quello del Palazzo Ducale di Venezia dipinto da Tiziano.

A Bisceglie, dunque, si sta assistendo ad una rilevante azione di tutela e di recupero di beni artistici importanti dimenticati da decenni.

E' il caso, per esempio, del prezioso fonte battesimale di pietra risalente al XII secolo, che è stato ricollocato nel suo posto originario e ripulito con l'ausilio della tecnologia laser nella chiesa normanna di Sant'Adoeno.

Intanto è stata presentata un'interrogazione parlamentare dal sen. Francesco Amor uso al ministro delle attività culturali Sandro Bondi, per chiedere risposte sui ritardi nella ricollocazione del "Trionfo dell'Eucarestia", una delle più grandi tele di Puglia, dipinta nel 1773 dall'artista molfettese Nicola Porta (allievo del famoso Giaquinto) e da anni rimasta arrotolata nell'atrio del palazzo vescovile dopo essere stata sottoposta a lunghi lavori di restauro.

«In mancanza dei circa 60 mila euro necessari alla sua ricollocazione nella Cattedrale - sostiene il sen. Amoruso - piuttosto che lasciar distruggere o deperire il dipinto si potrebbe, oltretutto con l'impiego di minori risorse, collocare l'opera sulla parete di una sala dell'adiacente Museo diocesano".

Il Comune di Bisceglie ed un mecenate locale si sono offerti di sostenere la spesa necessaria a tale scopo.

Di qui l'appello del sen. Amoruso a cui si accompagna, nell'interrogazione urgente, anche la richiesta di conoscere "i motivi della linea di condotta finora tenuta dalla Soprintendenza ai beni artistici della Puglia".

LUCA DE CEGLIA

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese
Giovedì 8 luglio 2010