Valorizzazione del patrimonio carsico, le indicazioni emerse dal recente convegno
Tra le ipotesi anche quella di un'«università a cielo aperto»Le grotte carsiche scoperte rappresentano "una università a cielo aperto" da tutelare e valorizzare. Il sito è di indubbia bellezza, vanno certamente approfonditi studi ed attività di ricerca ma siamo di fronte a una scoperta che può avere numerosi risvolti positivi per il territorio». Lo hanno detto, a margine del convegno «Le grotte a Minervino: per saperne di più», il prof. Ruggiero Dellisanti, geologo e perito della Procura di Trani e il ricercatore del Cnr, Erwan Gueguen. Due degli esperti, che insieme al gruppo degli speleologi del Cars di Altamura e ai militari del Nucleo operativo ecologico che a maggio scorso hanno individuato e scoperto le suggestive cavità carsiche, situate a pochi chilometri dal centro abitato, in località «Porcile».
Dopo l'entusiasmo per una scoperta di indubbio valore scientifico (il geosito risale a circa 80 milioni di anni fa e porta impresse le tracce della storia geologica della Puglia), si deve però necessariamente passare alle ipotesi di valorizzazione. Per questo è stato accolta con favore la delibera regionale di tutela che ha sottoposto a vincolo le grotte (appena approvata dall'assessore regionale all'ambiente Michele Losappio), che chiarisce le modalità per proseguire la ricerca e nel contempo tutelare e mettere in sicurezza il geosito. Molteplici le ipotesi di sviluppo eco-sostenibile della cava.
«Noi proseguiremo l'attività di ricerca, perché la natura carsica del sito, ci spinge a cercare in profondità le ulteriori cavità. Si potrebbero trovare un fiume e un lago sotterraneo e anche il sistema di collegamento profondo delle sei cavità - ha detto Dellisanti - le grotte potrebbero quindi rappresentare un laboratorio di ricerca e studio per studenti universitari e per speleologi. Si può pensare dunque ad una vera e propria scuola di speleologia o a un centro di studi geologici. E ancora: dopo la messa in sicurezza del sito, si può pensare ad un eventuale utilizzo di questo "anfiteatro naturale" formatosi all'esterno della cava dismessa, per organizzare concerti musicali e spettacoli all'aperto (come peraltro è stato fatto in altri paesi del foggiano, che hanno la stessa conformazione morfologica).
E Minervino potrebbe diventare la «città degli ipogei carsici». «In Francia - ha quindi aggiunto Erwan Gueguen - abbiamo siti simili a questo e anche di minor rilievo e vengono utilizzati per la ricerca geologica e per realizzare scuole e centri specializzati di speleologia». Dellisanti ha riepilogato, nel corso del convegno, i momenti che hanno portato all'individuazione e scoperta del sito, illustrando le caratteristiche delle sei grotte, ricche di concrezioni carsiche.
Rosalba Matarrese
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 14/12/2005