14/07/2010. REGIONE - ALFARANO (PDL): "SANITA', ATTENZIONE ALLA MANOVRA SUGLI OSPEDALI NELLA SESTA PROVINCIA".
“Mesi e mesi di lunghe ed estenuanti attese. Così la sanità non va!” A denunciarlo in una nota è il consigliere regionale PdL, Giovanni Alfarano.
“E' inammissibile – spiega Alfarano – che per una mammografia, una Tac, una radiografica, un esame allergologico, oculistico, cardiologico, ortopedico si debba aspettare tanto.
Così come è inammissibile che per una densitometria ossea ci si debba rivolgere al Policlinico di Bari perché nella Sesta Provincia non c'è la possibilità di accogliere nuove richieste mediche.
Questa non è mera demagogia ma è la cruda realtà con la quale la sanità ed i cittadini pugliesi ormai sono abituati a fare i conti”.
“Lo snellimento delle liste d'attesa ed un iter procedurale sempre più efficace e vicino al cittadino – prosegue il consigliere regionale della provincia di Barletta – Andria – Trani – sono stati due punti imprescindibili del patto stipulato con i miei elettori.
E' per questo che intendo battermi sino all'ultimo affinché si possa garantire ai pugliesi una migliore organizzazione del sistema sanitario”.
“Tutto questo - sottolinea l’esponente del PdL - va a scontrarsi con la manovra anti-sanità adottata da Vendola. Il centrosinistra alla guida della Regione dinanzi ad una sanità malata e da rilanciare propone un indebolimento della stessa ed un'ulteriore beffa a danno dei cittadini: soppressione ed accorpamento di ospedali, riduzione di posti letto, ricette farmaceutiche a pagamento al costo di un euro, turn-over di un personale medico-sanitario sempre più carente”.
“Le nostre sono verità e non bugie – conclude Alfarano – non si tratta del più classico degli scarica-barili che contraddistinguono il governatore Nichi Vendola.
Il Presidente della Regione anziché pensare alla Puglia si preoccupa di ingaggiare i primi duelli mediatici contro il nostro Presidente del Consiglio Berlusconi in vista delle elezioni politiche del 2013 ma non dice ai cittadini della mia provincia che cancellerà i nosocomi di Minervino Murge e Spinazzola, che accorperà gli ospedali di Trani e Bisceglie e quelli di Andria, Canosa e Minervino, non ci spiega casi allarmanti come quello che ha portato alla scoperta dell’assenza di personale e di medici nei reparti di Pronto Soccorso, Ortopedia e Cardiologia di alcuni nosocomi della neonata provincia”.
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