05/09/2010. ANDRIA - L'ARCIVESCOVO VISITA LA SINAGOGA PER LA GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA. IL DIALOGO FRA LE RELIGIONI PROSEGUE.
Il bacio alla Torah, la condanna di ogni violenza e la preghiera per la pace per siglare nei fatti un momento storico, ma che allo stesso tempo si è rivelato «un incontro tra fratelli».
E’ quanto aveva auspicato dal primo momento e toccato ieri con mano mons. Giovan Battista Pichierri, il primo vescovo di Trani entrato in sinagoga per pregare con la comunità ebraica.
«Respiro davvero un clima di famiglia – sono state le prime parole del presule dopo l’ingresso nel luogo di culto ebraico e l’abbraccio con Shalom Bahbout, rabbino della comunità ebraica di Napoli, di cui Trani è sezione -. Non mi sento un ospite, ma un vostro fratello per le comuni radici che abbiamo: Abramo, Mosè, i patriarchi, i profeti». E subito dopo il pastore della Diocesi di Trani Barletta Bisceglie e Nazareth ha illustrato ai presenti genesi e motivi della sua storica visita alla Scolanova ed alla comunità che lì si riunisce e prega: «Fui io ad espormi pubblicamente per ricercare questo momento, e vi ringrazio per avere permesso che questo accadesse. È un passaggio centrale di un progetto di dialogo che non è solo religioso, ma anche culturale. Il recente restauro ed apertura del museo ebraico Sant’Anna (di proprietà della diocesi, ndr) lo raffigura nella maniera più efficace, perché quella era la più grande delle quattro sinagoghe di Trani, diventò chiesa ma noi ne abbiamo voluto salvaguardare le origini restituendo a quel luogo la sua essenza».
E così, a Trani, cristiani ed ebrei sono già oltre le prove tecniche di dialogo. «Il dialogo ha delle regole precise – è il convincimento dell’arcivescovo -, la prima delle quali è l’accettazione delle persone. L’incontro è la base di tutto, perché se ci si incontra ci si conosce e ci si rispetta. Io ho scelto di incontrarvi nel giorno in cui voi celebrate lo “Shabbat”, il giorno del riposo che Dio ha voluto per tutti i suoi figli e che per noi cristiani è la domenica, giorno del Signore. E’ il momento in cui anche voi ascoltate la voce di Dio e rientrate in voi stessi, recuperate le energie spirituali per affrontare un’altra settimana».
Bahbout, abbracciando il capo della chiesa locale ha sua volta posto in risalto «quanto la visita del vescovo ci gratifichi dopo che si è posto rimedio all’ingiustizia perpetrata per secoli.
Da Trani siamo mancati per cinquecento anni, quella di Trani è una comunità in costante espansione ed è unita da un legame storico con Gerusalemme che neanche la storia ha potuto cancellare».
NICO AURORA
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese Domenica 5 settembre 2010
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