15/09/2010. FIERA DEL LEVANTE - FRA TUNISIA E PROVINCIA BAT PROVE TECNICHE DI COOPERAZIONE: PERCHE' NON NEL SEGNO DI ANNIBALE?.
Il padiglione 170 della Fiera del Levante di Bari (riservato alla provincia di Barletta, Andria, Trani) è stato lo scenario ideale per il convegno dal titolo "Gli strumenti finanziari della cooperazione italo-tunisina e le opportunità di investimento in Tunisia".
Hanno introdotto la conferenza l'assessore provinciale alle attività produttive Tonia Spina e il presidente della Provincia Francesco Ventola.
Si sono susseguiti inoltre, gli interventi di Michele Stefano Formenti (della direzione generale Cooperazione allo sviluppo, ufficio cooperazione decentrata) in merito alla promozione delle piccole medie imprese nel quadro della cooperazione italo-tunisina, di Hechmi Chatmen (dell'Agenzia tunisina di promozione degli investimenti esteri) a riguardo delle opportunità offerte dalle strategie di sviluppo economico della Tunisia agli imprenditori italiani, del direttore generale di Assafria & Mediterraneo che interverrà sulle prospettive strategiche per le attività delle imprese italiane nel Mediterraneo, e del dirigente del settore sviluppo economico della provincia di Lecce, Carmelo Calamia.
Come è specificato sul sito ufficiale del Ministero degli Esteri:
Nel quadro definito dagli accordi bilaterali di cooperazione tra l'Italia e la Tunisia , sottoscritti in occasione della VI Sessione della Grande Commissione Mista italo-tunisina (Tunisi, 24 e 25 ottobre 2007), la Cooperazione italiana si è impegnata a supportare, con proprie risorse, specifici programmi: (a)Linea di credito agevolato a favore delle PMI tunisine per l'acquisto di beni e servizi da fornitori italiani; (b) Programmi di assistenza tecnica per lo sviluppo del settore privato; la formazione delle risorse umane; la valorizzazione del patrimonio culturale e dell'ambiente; il settore socio-sanitario.
Gli accordi bilaterali prevedono il pieno coinvolgimento delle Regioni e degli Enti locali nell'implementazione dei programmi della Cooperazione italiana e pertanto numerose Autonomie locali hanno costituito un Tavolo-Tunisia della cooperazione decentrata, per coordinare le loro iniziative al fine di avviare – secondo una logica bottom-up – il partenariato territoriale per il co-sviluppo tra Italia e Tunisia, a partire dalla promozione e dall'internazionalizzazione dello sviluppo locale.
Il passepartout ideale per cementare meglio queste "prove tecniche" di cooperazione fra Tunisia e Provincia di Barletta-Andria-Trani sarebbe proprio la figura del condottiero Annibale, cartaginese di nascita ma oggi icona della Tunisia moderna che in lui si riconosce come uomo del Mediterraneo a tutto campo.
LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB
Gli imprenditori della Bat guardano alla Tunisia per un nuovo sviluppo
Fonte: Barletta Live
La Tunisia come area strategica per avviare e sviluppare affari tra Europa, Maghreb e Medio Oriente.
E’ l’ambizioso obiettivo della nuova Provincia di Barletta-Andria-Trani che punta così all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese presenti sul proprio territorio, affiancandosi ad un identico progetto portato avanti già da un anno dalla Provincia di Lecce. Quali i vantaggi di un investimento in Tunisia?
La risposta l’ha data Hechmi Chatmen dell’Agenzia tunisina di promozione degli investimenti esteri in una tavola rotonda organizzata dalla Provincia Bat, con la partecipazione di imprenditori, di rappresentanti di associazioni di commercianti e di Assafrica e Mediterraneo, associazione della Confindustria per lo sviluppo delle imprese italiane nei Paesi dell’Africa, Mediterraneo e Medio Oriente.
«La Tunisia gode di una grande stabilità economica e politica. Il giudizio espresso dalle agenzie di rating internazionale conferma l’alto grado di fiducia di cui il Paese beneficia presso gli investitori. Offriamo infatti facilitazioni burocratiche e numerosi incentivi di natura fiscale e finanziaria, che incoraggiano in particolare l’esportazione di beni e servizi -ha dichiarato. La legislazione nazionale ha permesso alle imprese straniere di stabilire saldi rapporti di partenariato in Tunisia e le joint-ventures così costituite rappresentano un’opportunità per svilupparsi anche sui mercati dei Paesi limitrofi. La Tunisia costituisce per l’Europa una porta d’accesso ad un mercato che, grazie a suoi accordi di interscambio economico e commerciale con Paesi maghrebini e arabi, è molto esteso».
La cooperazione fra Italia e Tunisia punta su elettronica, agroalimentare, ingegneria, informatica. Per la Bat l’interesse è incentrato su agricoltura e pesca. «Siamo attenti a porre in essere politiche locali efficaci per far esprimere al meglio le potenzialità delle realtà economiche del nostro territorio, promuovendo strategie di sviluppo al di là del quadro locale -ha ribadito Antonia Spina, Assessore provinciale alle Attività Produttive della Bat. La nostra è un’idea innovativa, con la quale intendiamo rispondere alla crisi economica che ha interessato anche la nostra provincia. Vogliamo così optare per una nuova modalità di lavoro, proponendoci come un incubatore di imprese moderne in grado di internazionalizzarsi».
Assafrica, attraverso il suo direttore generale Pier Luigi D’Agata, ha garantito la propria assistenza agli imprenditori che intendano costituire partnership e sviluppare opportunità di business nei mercati di competenza dell’Associazione.
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