Il consigliere regionale PDL Nino Marmo, vicepresidente del Consiglio, ha rivolto un’interrogazione a risposta scritta al presidente della Regione ed all’assessore ai Trasporti, nella quale, premesso che “con la deliberazione della Giunta regionale n. 814 del 23 marzo 2010 è stato approvato il Piano Attuativo 2009-2013 del Piano regionale Trasporti e che, tra le altre cose al punto 3.2.3.2 di detto Piano sono previsti interventi infrastrutturali sulla linea Bari-Barletta delle Ferrovie del Nord Barese”, si chiede di conoscere:

1) se nel P.O. Puglia i tre grandi progetti di infrastrutturazione trasportistica hanno ricevuto il parere positivo nell’analisi costi-benefici, compresa l’analisi finanziaria;

2) se, fra questi tre grandi progetti, quello riguardante l’interramento della Ferrovia Bari Nord nel tratto relativo ad Andria indispensabile per l’eliminazione dei tre passaggi a livello che strozzano e dividono in due la città, potrà ancora avere l’ammissione a finanziamento per circa 180 milioni di euro;

3) se dal cronoprogramma allegato alla scheda “Grandi Progetti” da inviare a Bruxelles, redatto da Ferrovie del Nord Barese d’intesa con l’assessore Loizzo, che ne ha prodotto copia, era previsto che la VIA dovesse essere conclusa entro il 15 ottobre 2009;

4) se risulta vero che, ancora oggi, tale VIA non sia stata acquisita, nonostante: I) il parere favorevole o favorevole con prescrizioni risolvibili nelle fasi progettuali successive a quella preliminare rilasciato da parte dei Comuni interessati; II) le ulteriori integrazioni atte ad approfondire gli elementi necessari richiesti dalla Provincia di Bari e della Provincia di Barletta-Andria-Trani; III) la trasmissione, da parte della stazione appaltante, della relazione sullo studio dell’identificazione degli impatti ambientali attesi, predisposto in ottemperanza dell’art. 16 comma b della legge regionale n. 11/2001 e s.m.i., che relaziona in merito ai possibili impatti ambientali che i singoli interventi elementari, previsti nel grande progetto, possono arrecare sull’ambiente individuando le eventuali relative misure più idonee per mitigare e/o eliminare tali impatti;

4) se risulta vero che, pare, solo un dirigente della Regione abbia preso il ‘piccio’ di decidere per la necessità di sottoporre a VIA l’intero progetto mentre i tecnici esterni del comitato erano propensi a richiedere l’eventuale approfondimento, in fase di progetto definitivo, limitatamente alle sole opere di interramento di Andria”.

“Valutato, infine - conclude Marmo- che, se tutto ciò fosse vero, si avrebbe una ulteriore perdita di tempo, assolutamente inopportuna per tale opera, che risulta essere strategica perché consentirà a città come Barletta, Andria, Corato di accedere in brevissimo tempo alla aerostazione di Bari Palese, non vorrei che in capo all’assessore Minervini ricadano tutte le responsabilità per la perdita di un enorme finanziamento, oltre cinque anni di lavoro, ed il legittimo risentimento di cittadini che attendono da anni la soluzione di questo problema”.