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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

21/09/2010.  IO CHE... SONO GIORNALISTA DA TRENTACINQUE ANNI. E SEMPRE "IN PRIMA PERSONA", ACCIDENTI!.

Per dirla con Lucio Dalla: caro Amico, Ti scrivo… dato che mercoledì 22 settembre festeggio il mio trentacinquesimo compleanno di giornalista iscritto all’Ordine da quella stessa data nel 1975. Aggiungendone i due previsti dalla nostra legge per diventarlo ed altri ancora precedenti, quando lo stai ancora sognando, la somma finale si dilata riportandomi indietro ad un’epoca degna di Carlo Conti a proposito dei migliori anni della nostra vita… Insomma, una Lotteria Italia con pochi gratta e vinci ma tante, tantissime emozioni. Tutte scandite con tanti illustri colleghi che mi hanno insegnato il mestiere, dagli Amici come Voi tutti, dalla mia Famiglia e soprattutto dalla gente, quella gente alla quale dalle colonne della Gazzetta mi rivolgevo, come mi diceva affettuosamente e scherzosamente un Lettore, “in un dialogo muto ma pieno di parole, punti, puntini sospensivi, capoversi ecc. ecc. dove però noi ci capivamo bene, e come!”.

Sul mio tesserino, con trentacinque bollini incollatici su anno dopo anno, la mia foto di allora, che praticamente è quella della prima patente da diciottenne, da studente del Cassandro, l’istituto di ragioneria dove ho cominciato a scrivere su “Il Periscopio”, ai tempi della contestazione e delle prime occupazioni, dei cortei contro l’invasione della Cecoslovacchia ed in memoria di Ian Palach. Un giornale scolastico vero, stampato in tipografia, lusso ed onore per poche scuole allora, con la firma di Pasquale Cascella che oggi è il consigliere dell’informazione al Quirinale. E dove c’erano articoli su un tale studente Pietro Mennea che stravinceva ai campionati studenteschi di marcia e si allenava salendo e scendendo le scale della scuola… mancandoci le palestre!

Allora si scriveva a macchina sulla mitica Olivetti lettera 22, si spedivano i "fuorisacco" dalla stazione via ferrovia con le buste gialle: poi arrivò il computer...

Da quegli anni, la voglia di scrivere e di raccontare la vita ed i fatti è cresciuta dentro di me in maniera esponenziale: inutile che Vi elenchi le testate e le occasioni di poterci pubblicare qualcosa di mio, dalla carta stampata (col piombo caldo delle vecchie linotype e poi le pagine fotocomposte), alle radio libere, alle tivù private, alle grandi testate regionali come l’indimenticabile e sempre onnipresente Gazzetta. Dalla cronaca allo sport, migliaia di notizie.

Spaziando in lungo ed in largo nei campi del possibile giornalistico e dell’impossibile da cittadino, col mio imperdonabile “vizietto” di scantonare dalla terza persona (classica pietra miliare per i giornalisti testimoni degli avvenimenti) alla prima persona, accidenti, tipica invece di coloro i quali osano metterci lo zampino, del mio vissuto e del mio impegno.

Oggi come oggi, talvolta sento che potrei o dovrei pentirmene, pentirmi cioè di essere uscito dalla torre giornalistica per mischiarmi agli altri pezzi della scacchiera: ma alla luce dei fatti, mi ravvedo e subito subito mi… pento della mia voglia di presunto pentimento, specie ora che si ragiona nella globalizzazione (anche dei sentimenti) e che dalla rete web le occasioni e gli spunti per un’attività informativa a tutto campo sono stati praticamente moltiplicati via internet e quel dialogo muto di un tempo è divenuto un continuo ping-pong di notizie a raffica.

Desidero in conclusione rivolgermi soprattutto ai colleghi più giovani di età ed agli altri che inseguono il mito dell’eterna gioventù di un mestiere unico al mondo come il nostro: abbiate, abbiamo il coraggio di andare avanti, ragazzi, di scrivere, di denunciare, di raccontare sempre. Abbiate, abbiamo il coraggio di sfuggire al conformismo delle “veline” da cucinare col copia-incolla. Quelle di Striscia la notizia invece…

Andate, andiamo a caccia noi delle notizie: evitate, evitiamo che le notizie siano loro a catturare noi. Abbiate, abbiamo la sfrontatezza di fare sempre domande, specie le più scomode. Staniamo, stanate gli spacciatori delle false verità a buon mercato. Come pure di fornire noi quelle risposte che magari ci girano i potenti di turno.

Abbiate, abbiamo il piacere, il gusto, la responsabilità di farci capire dalla gente, senza giri di parole, senza trucco e senza inganno, andando a scavare proprio là dove “loro” ci hanno fatto capire che non ne varrebbe la pena.

Questo è il mio regalo di compleanno per Voi tutti, per noi che il Giornalismo...!

Nino Vinella
giornalista (mai pentito) da trentacinque anni. E sempre in prima persona, accidenti…

Barletta, 22 settembre 2010





 

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